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BUON NATALE
Genova 19/12/2010


AVAL AUGURA BUONE FESTE E FELICE ANNO NUOVO
A TUTTI I SOCI E COLLEGHI.

AUGURI DI BUONE FESTE 2010


Il segretario AVAL Lazio Mauro

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a cura della Redazione AVAL.
UNA TESI DI LAUREA SU DI NOI
Genova 15/12/2010

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RECENTI ASPETTI E PROBLEMI
DEL COMMERCIO AMBULANTE

Cari colleghi,
Pamela Di Piazza, e figlia del nostro collega Enzo Di Piazza, ha conseguito una laurea triennale in economia aziendale.

La cosa interessante è che ha scelto di realizzare una tesi piuttosto singolare, ma al contempo riguardante il nostro lavoro.
La tesi riguarda infatti, i recenti problemi e aspetti del commercio ambulante su aree pubbliche, portando alla luce valutazioni molto interessanti circa l'inquadramento normativo e le dinamiche di questo lavoro e come si è evoluto dal 1998 al 2008.



Il segretario AVAL Lazio Mauro

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a cura della Redazione AVAL.
LA FIERA DI NATALE
Genova 15/12/2010

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LA FIERA DI NATALE IN PIAZZA PALERMO

Cari colleghi,
La fiera di domenica del 12 dicembre è stata molto positiva per i colleghi di Piazza Palermo. A pochi giorni dal Natale 2010 è stato un modo per offrire idee regalo ai genovesi e per portare vivacità a una fetta importante della città.

Inoltre è stato un vero successo di pubblico con la capacità attrattiva di questo grande mercato.

Unico flagello continua ad essere la blu area, un terreno sul quale AVAL  e i residenti stanno facendo un'opposizione durissima raccogliento moltissime firme per un ricorso al TAR, del quale si discuterà a breve in un'audizione al consiglio comunale.
E' importante che la politica si dedichi a questo problema, perchè dove arriva la blu area muore il commercio. E' necessario dunque trovare una soluzione per venire incontro alla comunità che già soffre di una grave crisi economica.




Il segretario AVAL Lazio Mauro

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a cura della Redazione AVAL.
L'AMBULANTE LAVORA POCO? SCATTA LA MULTA
Genova 12/12/2010

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IL REGOLAMENTO COMUNALE CAMBIA!
CHI NON RISPETTA GLI ORARI E' MULTATO!

Cari colleghi,
è accaduto qualcosa che, alla luce dell'applicazione del nuovo regolamento comunale, potrebbe coinvolgere anche i nostri mercati. E' opportuno per tanto far capire ai nostri colleghi che i mercati svolgono una funzione fondamentale anche dal punto di vista sociale e che, oltre a essere fonte di reddito per le nostre famiglie, sono un SERVIZIO alla collettività. 




"Ambulante lavora troppo poco, Medico denunciato! Il venditore non rispettava gli orari del mercato settimanale mercato!"

Pontedera, 10 dicembre 2010 - Mesi di indagini, appostamenti, pedinamenti, acquisizione di prove anche con l’ausilio di colleghi di altri comandi. L’indagine condotta dalla Polizia municipale di Pontedera — e scattata per il mancato rispetto degli orari da parte di un venditore ambulante del mercato settimanale — si è protratta per un anno e alla fine ha portato alla denuncia di un medico, F.P., 50 anni, di Ponte Buggianese in provincia di Pistoia, per 'dichiarazioni mendaci' e 'falsità ideologica in certificati' (articoli 495 e 481 del Codice penale). Già a fine 2009, dai controlli tra i banchi del mercato del venerdì, era emerso che l’esercente ambulante di Ponte Buggianese se ne andava prima delle 13, cioè prima dell’orario disposto dal regolamento comunale.

Dopo gli accertamenti effettuati dagli stessi agenti della municipale e dagli uffici di Palazzo Stefanelli, il commerciante (ultrasettantenne) era stato multato per tre volte con verbali da circa 500 euro l’uno. Ma nessuno di questi era stato pagato perché appena riceveva la sanzione a casa, l’ambulante pistoiese faceva pervenire al sindaco il certificato con il quale il dottore di Ponte Buggianese attestava l’urgenza medica per la quale il proprio assistito doveva chiudere prima il banco al mercato pontedederese. Un venerdì di fine giugno gli agenti della Polizia municipale decidono di seguire il venditore ambulante che, poco prima delle 12.30, invece di prendere la strada di Ponte Buggianese, si dirige verso Ponsacco e viene fermato prima da una pattuglia di Pontedera, poi da una della 'città del mobile'.

Viene inviato il verbale e il commerciante spedisce un nuovo certificato nel quale il medico attesta che quel giorno l’assistito doveva sottoporsi a una visita nel suo studio. Tramite i vigili di Ponte Buggianese la Municipale di Pontedera accerta che il dottore aveva chiuso lo studio alle 12.30. Come poteva il venditore ambulante essere a quell’ora a Pontedera e a Ponsacco dopo le 13 e nello stesso tempo a Ponte Buggianese dal dottore?. Nei giorni scorsi, a conclusione delle indagini, il medico è stato denunciato, mentre l’ambulante con molta probabilità dovrà pagare i verbali da 500 euro, oltre a essere stato denunciato per 'atti contro la pubblica decenza' perché, durante uno dei tanti controlli, è stato sorpreso a urinare su un muro in località La Bianca lungo la Tosco Romagnola a poche centinaia di metri dalla piazza del mercato.




Il segretario AVAL Lazio Mauro

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a cura della Redazione AVAL.
CALENDARIO MERCATI FINE ANNO 2010
Genova 03/12/2010

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"NATALE 2010 IN PIAZZA"
CALENDARIO MERCATI STRAORDINARI

Cari colleghi,
Ecco la locandina relativa ai mercati straordinari  per informare i vostri clienti.



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Auguri a tutti i soci AVAL, per un Felice Natale 2010 e Buon Anno Nuovo!


Il segretario AVAL Lazio Mauro

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a cura della Redazione AVAL.
AUGURI SOCI AVAL 2010
Genova 03/12/2010

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"NATALE 2010 IN PIAZZA"
BUONE FESTE ALLA NOSTRA CLIENTELA

Cari colleghi,
Ecco una locandina che potete esporre sul vostro banco, per fare gli auguri di buone feste ai vostri clienti.

Stampatela, ed esponetela dunque, per rendere ancor più accogliente il vostro banco agli occhi dei vostri avventori.



Auguri a tutti i soci AVAL, per un Felice Natale 2010 e Buon Anno Nuovo!


Il segretario AVAL Lazio Mauro

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a cura della Redazione AVAL.
EQUITALIA E LE TASSE
Genova 02/12/2010

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AVAL INFORMA!

E' RIVOLTA CONTRO EQUITALIA!
UNA SOCIETA' PUBBLICA
PIENA DI POLITICI RICICLATI

Equitalia si difende "Noi non possiamo distinguere tra onesti ed evasori" ma Il meccanismo è infernale: anche se i soldi non sono dovuti, non ci si può rivolgere a chi te li chiede.

Bisogna convincere gli enti che hanno sbagliato a scrivere a Equitalia per far revocare la richiesta.

Milioni di italiani ricevono richieste di soldi assurde, spesso per multe e bollette già pagate o non dovute. Un Moloch di Stato che non ascolta ragioni e ti pignora la casa per pochi euro. Ma ora c'è chi dice basta.

Un grande falò di cartelle esattoriali sotto la Mole Antonelliana. Parte da Torino la rivolta fiscale contro Equitalia. Sono pronti a migliaia per la prima class action, proprio come nei film americani, che porterà davanti al giudice quello che definiscono il nuovo sceriffo di Nottingham: il fisco impazzito. Non difendono certo gli evasori e le frodi. Anzi, denunciano i metodi della società pubblica che riscuote tasse, contributi Inps, Iva, multe e canone Rai per conto dello Stato. Nel 2006 fu armata dal governo per scucire il dovuto ai più incalliti nemici del fisco, ma sta diventando l'incubo di un'altra categoria: artigiani senza più commesse, commercianti oberati di debiti, famiglie monoreddito stremate dai conti di casa. Secondo i dati diffusi per la prima volta, i 18 milioni di cartelle inviate solo nell'ultimo anno e i 40 milioni fra solleciti, notifiche e avvisi di pagamento colpiscono con la stessa rudezza furbi e imbroglioni, ma pure cittadini con colpe veniali e magari pronti a pagare. Gente che si vede trattare dagli sceriffi di Equitalia come ricercati. E che sfinita si sta ribellando.

Voi evasori, noi poveracci
Il consigliere regionale Alberto Goffi è una specie di Robin Hood che viaggia per Torino su una jeep verde con il numero di cellulare sulla fiancata. È lui che ha chiamato a raccolta questo popolo e ha ingaggiato un duello inedito fra due soggetti pubblici: il locale ufficio di Equitalia Nomos e l'Osservatorio messo in piedi dalla Regione Piemonte, che gli fa le pulci. Un duello che potrebbe allargarsi a macchia d'olio in tutto il Paese. E così in mezzo a chi le tasse non le paga davvero, nasconde capitali all'estero, distrugge le multe e con le bollette riempie i cuscini, c'è sempre più gente come Anna: dopo la crisi della Fiat per mandare avanti l'azienda che faceva componenti per auto ha congelato i versamenti Inps. Aveva un debito da 300 mila euro, che nel frattempo è salito a più di un milione. E non si ferma. La rata da 37 mila euro al mese non la reggeva. Così, adesso che gli ordini sono tornati a salire e avrebbe lavoro per un decennio, sta licenziando e chiuderà baracca: "L'interesse annuale è più alto del debito, così io pago ma non finisco mai. Mi hanno portato via tutto, mobili, macchinari, auto e casa. Mi resta l'orologio che mi regalò mio marito e ho paura che me lo sfilino dal polso. Secondo lei, se volevo evadere mi intestavo tutto?". C'è Francesco, 46 anni, licenziato, bimba a carico. S'è visto ipotecare il mini-appartamento per non aver pagato il canone Rai. C'è Giorgio, 39 anni, cassintegrato: "Il mutuo mi mangia tutto e quelle vecchie multe di quattro anni fa si sono trasformate in un incubo: il debito è triplicato, paghiamo ogni mese e non scende mai". E c'è Giovanni, 60 anni, che fornisce macchinari alle carceri. Stavolta è lo Stato che ha smesso di pagarlo e così lui non ha potuto versare i contributi Inps per i tre dipendenti. Solo che adesso quello stesso Stato è pronto a mettergli all'asta la casa.

Nell'ottobre 2009 Equitalia mandò un preavviso di ganasce fiscali addirittura al Radio Soccorso di Torino, che trasporta i malati di cancro. Il tutto per un debito di 3.058 euro su una vecchia tassa rifiuti. "Una cosa è la caccia ai delinquenti, che ogni anno nascondono allo Stato 120 miliardi di tasse e vanno presi. Altra cosa è infierire su questi poveracci per fare cassa", dice Goffi. Ecco il punto. Da un anno l'Agenzia delle Entrate ha diminuito le "commesse" per Equitalia: meno riscossioni con la forza, più disponibilità a trattare con i presunti evasori per ottenere in via bonaria e in tempi più rapidi il dovuto. In questo modo l'Agenzia incassa direttamente oltre il 67 per cento dei crediti, lasciando alla società di riscossione circa un caso su tre. E così Equitalia si concentra sempre di più su multe, canoni, Tarsu e ritardi di pagamento o sui piccoli imprenditori soffocati dalla recessione. Applicando le stesse ipoteche e pignoramenti previsti per chi evade, anche per poche centinaia di euro. L'effetto pratico è bizzarro: l'evasore consapevole, mimetizzato dietro off shore e conti esteri, senza case da sequestrare né auto da bloccare, se la cava spesso con un concordato. Mentre il cittadino che ogni anno compila il modello Unico, ma non ha i quattrini per saldare, si vede spogliato di tutto. Emblematico il fenomeno della case ipotecate spesso per pochi spiccioli. A "L'espresso" Equitalia ha fornito un primo quadro nazionale. Si parla di oltre 616 mila ipoteche iscritte dal 2007 a oggi. E sarebbero già tante. Eppure Federcontribuenti ripete che il dato non è attendibile e che in Italia le ipoteche sarebbero già oltre un milione e mezzo. "Basta leggere i dati della Provincia di Torino trasmessi alla Regione qualche mese fa. Oggi in un territorio di 2 milioni di abitanti ci sono almeno 39 mila ipoteche attive. Impensabile che in Italia siano poco più di 600 mila, soprattutto se si considera che nelle grandi città come Roma e Napoli il fenomeno è storicamente più diffuso", spiega Goffi. A dimostrare che i provvedimenti non scattano solo nei confronti degli evasori veri, c'è il boom di ricorsi da Roma a Milano. Centinaia di persone si sono trovate l'ipoteca per debiti inferiori ai mille euro, magari per vecchie multe. A chi s'è presentato allo sportello di Equitalia la risposta è stata sempre la stessa: "Noi applichiamo la legge". Lo ripetono tutti. Dal responsabile comunicazione dell'Equitalia, al direttore generale. Peccato che la Cassazione l'abbia smentito, dichiarando illegittima l'ipoteca della casa per meno di 8 mila euro. Equitalia ha preso atto e ha subito promesso di cancellare senza oneri per il contribuente le ipoteche irregolari iscritte dal 2007. Eppure finora non è accaduto nemmeno questo, in un rimpallo su chi debba sborsare i quattrini necessari. C'è pure il caso di chi, come Gianni di Milano, artigiano nel settore del mobile, s'è visto mettere all'asta la sua quota di casa che divideva con la moglie. Il 50 per cento è finito in mano a un estraneo che, pochi giorni dopo, ha cominciato a presentarsi a casa a tutte le ore: "Mi diceva questo: o ti ricompri da me la tua quota al doppio del prezzo o vi rendo la vita impossibile. Per me è cominciato un incubo". "Questi sono problemi che stanno emergendo e su cui è necessaria un riflessione sia a livello politico, sia di sistema", ammettono ai piani alti dell'Agenzia delle Entrate. Che vi sia un abuso lo conferma l'avvocato Carmelo Calderone. Siede in quasi tutte le commissioni tributarie d'Italia, da Trieste a Messina, e da tempo denuncia le storture del sistema: "La vessazione è evidente. Nell'ultimo triennio Equitalia nel Lazio ha attuato l'ipoteca al 69 per cento dei proprietari raggiunti da una cartella. È così che la bandiera della presunta lotta all'evasione sventola fiera sui tetti degli immobili ormai diventati di Equitalia".

La piovra di Stato
Il fatto è che per sopravvivere la piovra Equitalia deve fare budget. E per riuscirci non guarda in faccia nessuno. Al Capone e la vecchietta con 500 euro di pensione che non è riuscita a pagare la tassa immondizie per loro sono la stessa cosa. "Lo dice la legge", ripetono ai call center. È vero, è una società pubblica (51 per cento di proprietà della Agenzia delle entrate, 49 dell'Inps). Un baraccone all'italiana con 8 mila dipendenti, come un ministero, che ha raccolto i rami secchi del vecchio sistema di riscossione privato abrogato nel 2005 dal ministro Vincenzo Visco. Per mandarlo avanti l'unico introito sono proprio le cartelle esattoriali. Su ogni debito contestato, alla società spetta il cosiddetto aggio, ovvero un interesse del 9 per cento. Una specie di gabella che si calcola sull'importo già maggiorato dalle sanzioni e non sul debito reale che il cittadino ha contratto. Significa che più cartelle spediscono, più notifiche mandano, più avvisi recapitano e più incassi fanno. Di gente tartassata così ce n'è a migliaia. E l'incubo che grava sul Paese ha i numeri di una catastrofe finanziaria. Basta guardare una cartella esattoriale per capire che il sistema è destinato a esplodere, col debito che aumenta anche di quattro o cinque volte. In un caso documentato, un piano di ammortamento datato 18 dicembre 2009 partiva da circa 350 mila euro. Contributi in ritardo perché l'impresa doveva scegliere fra licenziare a Natale metà dei dipendenti o sospendere l'Inps in attesa di tempi migliori. L'hanno fatto decine di migliaia di aziende del Nord. Per Equitalia è evasione fiscale. Così ha fatto i conti e l'importo iscritto a ruolo è salito a oltre 544 mila euro, poi a 726 mila con gli interessi di mora. In più, su ognuna di quelle cartelle, la società si porta a casa il famoso 9 per cento: 25 mila euro calcolati sull'importo iscritto a ruolo, cioè già gonfiato. A questo punto l'imprenditore accetta di rateizzare e il calcolo riserva l'ultima amara sorpresa: il debito sale a 828 mila euro. Senza tirare in ballo le migliaia di cartelle "pazze", multe mai ricevute che riappaiono dieci anni dopo con importi cinque volte superiori, capita anche che la contravvenzione annullata dal giudice di pace prosegua comunque il suo iter di riscossione. E che Equitalia ti mandi la cartella esattoriale. Nessuno è tenuto a informarla che quella sanzione sia ormai illegittima. E l'unico che resta fregato è il contribuente. L'importo cresce anche del 120 per cento e, se non viene coperto entro i fatidici 60 giorni, scatta il blocco dei beni. L'avvocato Antonella Nanna della Federconsumatori è in prima linea nel denunciare le storture del sistema. Dal Lazio alla Toscana, da Napoli a Trento sono migliaia le segnalazioni: "Un nostro associato aveva ottenuto l'annullamento di una cartella esattoriale con liquidazione delle spese processuali a suo favore, eppure s'è visto notificare un fermo all'auto", racconta. Un altro, con tanto di sentenza favorevole della commissione tributaria che prevedeva il rimborso di somme che aveva già versato a Equitalia, non ha ottenuto la restituzione dell'importo perché non era possibile stabilire chi dovesse risarcirlo.

La protesta si allarga
E così la rivolta torinese è ormai una rivoluzione nazionale. Dal Veneto alla Lombardia, dalla Toscana alla Puglia, le storie sono tutte simili e drammatiche. Un circolo vizioso, secondo il presidente dell'Api torinese Fabrizio Cellino, il primo industriale italiano a schierarsi apertamente contro Equitalia. "Nelle regioni produttive del Nord oggi pesa perfino più della crisi economica: se un artigiano o un commerciante è in difficoltà, magari perché proprio lo Stato ritarda i pagamenti, Equitalia pignora e segnala la posizione alla centrale rischi. Il debito aumenta e molti chiudono. O finiscono nelle mani degli usurai. Mentre lo Stato non paga mai", spiega. La loro proposta al ministro Giulio Tremonti è una moratoria che consenta ai vessati di uscire dal gorgo dei debiti, per ripartire con la caccia all'evasione quando le regole saranno più eque.

Che il problema esiste, l'Agenzia delle Entrate lo sa. Tanto che ha varato il cosiddetto "bon ton" del fisco. Il gran capo Attilio Befera, che è anche presidente di Equitalia, è dovuto ricorrere a una severa lettera di richiamo per riportare a modi più civili il comportamento dei suoi segugi. Non che gli evasori meritino il guanto di velluto, ma la mossa indica il bisogno di cambiare il clima tra erario e contribuenti, soprattutto in vista della nuova battuta di caccia che si aprirà a breve: tra il 2011 e il 2013 all'Agenzia tocca di scovare 20 miliardi di euro che oggi le sfuggono e riportarli a casa. E se per l'Agenzia il sistema funziona meglio non si può dire che Befera abbia ottenuto grossi risultati con Equitalia, anch'essa con un obiettivo ambizioso: aumentare le riscossioni di un miliardo entro il 2012 (oggi è a quota 8).


Mentre da un lato il mastino di Giulio Tremonti sul fronte del fisco si preoccupa di bon ton, dall'altro si rafforzano i poteri del braccio operativo di Equitalia. Già superiori a quelli della stessa Guardia di finanza. Arrivano, notificano, pignorano, sequestrano, ipotecano, bloccano i conti senza nemmeno la necessità di un giudice che firmi. Ma non è finita. Dal prossimo anno la società avrà anche un'altra arma: quella di agire direttamente sul contribuente infedele con indagini finanziarie che fino a oggi erano riservate all'Agenzia e relegate alla procedura penale, e rispetto alle quali il contribuente godeva di garanzie e tutele. Da domani, gli esattori potranno eseguirle in via amministrativa e guardare così nei conti correnti e negli investimenti di chiunque.


Due anni fa è nato pure il Fondo giustizia, che incamera tutti i denari bloccati da un provvedimento giudiziario e finora depositati nelle banche. Si tratta di 1,7 miliardi, che Equitalia dovrà investire come fosse un gestore finanziario (incassando un aggio del 5 per cento sull'utile). Sempre per il ministero retto da Angelino Alfano, la Spa guidata da Befera dovrà recuperare i crediti delle spese processuali e le sanzioni pecuniarie maturate alla fine di un processo.

Fra i pezzi grossi di Equitalia vige la regola del silenzio. A Torino l'amministratore delegato Nicola De Chiara non riceve giornalisti. Al centralino puoi chiamare decine di volte, che tanto nessuno ti passa nessuno. L'unico modo per parlarci e andarci di persona. Ma niente contatto diretto. "Parlate con Roma", rimbalza la segreteria.


Eppure, fuori microfono, qualcuno che ammette gli errori c'è. Una mail riservata, partita dagli uffici milanesi, invita a osservare una coincidenza quanto meno bizzarra: mentre Equitalia continuava ad accumulare ipoteche sulle case nei mesi dello scudo fiscale, buona parte dei capitali che rientravano dai conti dei veri evasori all'estero (pagando solo il 5 per cento del dovuto) è finita proprio sul mercato immobiliare. Vale a dire che, oltre a portarsi in Italia milioni di euro con meno di un ventesimo di quello che versano i contribuenti trasparenti, quei soldi sono spesso serviti ad accaparrarsi, sottocosto, ville e appartamenti messi all'asta da Equitalia. Un trend che al quartier generale dell'Agenzia delle entrate a Roma osservano a distanza: "C'è anche un aspetto positivo: quegli evasori rientrati dovranno pagare le imposte e noi ora sappiamo dove sono. E possiamo controllarli". Peccato solo che molte di quelle case le ha perse gente che i redditi li aveva almeno dichiarati.



L'articolo di cui sopra è tratto da:

"Tasse Equitalia, è rivolta" di Tommaso Cerno e Paola Pila

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/equitalia-e-rivolta/2139305


Il segretario AVAL Lazio Mauro

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a cura della Redazione AVAL.
CONVENZIONE ACQUISTO MEZZI
Genova 29/11/2010

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"ABBIAMO FATTO UNA CONVENZIONE
PER ACQUISTARE MEZZI NUOVI"

PEUGEOT



La conc. Peugeot Casiroli è lieta di comunicare a tutti gli associati AVAL che è stato raggiunto un accordo di collaborazione con la vostra associazione per poter offrire a condizioni favorevoli i veicoli commerciali e le vetture Peugeot a tutti i suoi membri.

Sarà cura della concessionaria mettere a disposizione degli associati tutte le informazioni necessarie attraverso un suo incaricato.

Per collegarsi al nostro sito clicca qui:
http://www.casiroli.peugeot.it

Chi fosse interessato può rivolgersi:
Sig. VALERIO STRANO Casiroli srl

Via Fiumara 4 16149 Genova Tel. 010 6468425 Cell. 345 3745898 Email: strano@casiroliauto.it

 


Il segretario AVAL Lazio Mauro

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a cura della Redazione AVAL.
NUOVO REGOLAMENTO PER I MERCATI STRAORDINARI
Genova 27/11/2010

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IL  REGOLAMENTO COMUNALE ORA PREVEDE
IL PAGAMENTO DEI MERCATI STRAORDINARI!







Art. 39 – Mercato straordinario:


  • In deroga a quanto indicato all’art. 31, comma 1, su richiesta delle Associazioni di Categoria potrà essere concessa la possibilità di svolgere l’attività commerciale nei giorni festivi.

  • L’attuazione di ogni apertura straordinaria del mercato dovrà essere programmata annualmente e riconfermata mediante il pagamento della concessione/occupazione suolo pubblico, il versamento del rimborso spese dovuto per le attività di vigilanza e di pulizia dell’area mercatale, da effettuarsi almeno 30 giorni prima dello svolgimento dell’edizione aggiuntiva del mercato.

  • Le giornate che cadono in festività infrasettimanali non sono soggette al regime di cui sopra per i mercati straordinari: in tal caso il mercato si svolgerà solo su espressa richiesta unitaria degli operatori titolari della maggioranza dei posteggi sul mercato in questione. La Direzione Commercio, valutati nel concreto gli aspetti operativi, potrà autorizzare lo svolgimento del mercato: gli operatori presenti pagheranno le tariffe ordinarie e le relative spunte, comprensive delle tariffe per la pulizia e per i servizi di Polizia Municipale già previste per le giornate feriali di mercato.

scarica la comunicazione del Comune di Genova al AVAL circa il nuovo regolamento mercati straordinari

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a cura della Redazione AVAL.
TESSERAMENTO AVAL 2011
Genova 27/11/2010

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"E' TEMPO DI RINNOVARE LA TESSERA AVAL"
C'E' BISOGNO DELL'AIUTO DI TUTTI NOI!

Cari colleghi,
è inutile nascondere che il 2010 sia stato un anno particolarmente difficile. La crisi non dà segni di cedimento e della ripresa tanto auspicata non si vede traccia, ciliegina sulla torta, per gli operatori di Sestri Ponente, l’alluvione del 4 ottobre scorso. Evento che ha messo in ginocchio molti colleghi i quali, se non riceveranno aiuti concreti, avranno molte difficoltà a riprendersi. Proprio in questa triste vicenda abbiamo rivisto la categoria unita nella protesta a sostegno delle preoccupazioni dei sfortunati colleghi; merce e mezzi andati perduti, cinque mercati persi con un danno economico per mancati incassi, che in questo particolare momento hanno inciso pesantemente sui bilanci delle nostre piccole imprese. Aval si è schierata immediatamente dalla parte di chi pretendeva attenzione da parte dei soggetti preposti alla gestione del nostro comparto. A differenza di altri che, per sensibilità “ viaggiavano a fari spenti “ Aval ha acceso i fari ottenendo l’immediata riapertura del mercato di Sestri Ponente. Ancora una volta la dimostrazione che se la categoria è unita ha una grande forza. Ora la nostra battaglia si è spostata sulla necessità di aiuti “ concreti “ al nostro comparto in particolare, quelli relativi alla “ PROMOZIONE, RILANCIO E RIQUALIFICAZIONE “ dei mercati di merci varie. Fondi già deliberati dalla REGIONE LIGURIA ma dei relativi bandi non vi è traccia. Altro elemento di discussione gli aiuti alle piccole imprese che, al momento, sono soltanto annunci virtuali ma che nella realtà non si vede un becco di un euro. Provate a rivolgervi a una Banca per un finanziamento, se non avete da offrire garanzie proprie, beni immobili, ecc, difficilmente riuscirete ad ottenere un finanziamento. Con questo non chiediamo la beneficenza ma, chiediamo soltanto che il nostro comparto sia messo in condizione di poter sopravvivere.

Per questi motivi vi chiediamo di rinnovare la vostra fiducia ad AVAL, invitando anche i colleghi ancora scettici a iscriversi dando più forza alla nostra Associazione nell’unico interesse degli operatori del Commercio su Aree Pubbliche.

Con l’occasione auguriamo a tutti….Buone Feste !!, con la speranza che il nuovo anno porti un po’ di serenità alle nostre imprese e alle nostre famiglie.

Il presidente AVAL Giuseppe Occhiuto

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a cura della Redazione AVAL.
SESTRI PONENTE E IL MERCATO RITROVATO
Genova 27/11/2010

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"IL MERCATO DI SESTRI E' TORNATO!"
MA NON PER TUTTI!

Ormai il mercato di Sestri,  dopo 5 giornate di lavoro perse, e molti che remavano contro (tra cui anche il sindacatoto legato a confesercenti), ha ripreso la sua normale funzionalità, in seguito alla sospensione dell'ordinanza comunale che ne vietava l'esercizio per lavori in corso  per l'alluvione subita il 5 ottobre 2010. Eccetto per qualcuno! 
In particolare tutti i colleghi ambulanti che hanno perso tutto o quasi, dal mezzo al magazzino o entrambi.

Neppure queste persone si arrendono, e chiedono di poter lavorare come tutti i loro colleghi anche se sanno di dover ricominciare tutto da capo, nonostante magari l'età e le avversità che si pongono dinnanzi a loro.

Testo tratto da "Corriere di Sestri Ponente", edizione di Novembre 2010


Il segretario AVAL Lazio Mauro

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a cura della Redazione AVAL.
L'8 DICEMBRE DOVE SONO I MERCATI?
Genova 20/11/2010

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ANCHE QUEST'ANNO L'8 DICEMBRE
I MERCATI SONI APERTI AL PUBBLICO

Mercoledì 8 Dicembre i mercati di :

Via Tortosa,
Pazza Terralba,
Sestri Ponente
Certosa

sono aperti per lo shopping natalizio 2010 dalle 7,00 alle 14,00.


BUONE FESTE A TUTTI


Il segretario AVAL Lazio Mauro

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a cura della Redazione AVAL.
ARRIVANO I FINANZIAMENTI POST ALLUVIONE E BLOCCO COSAP
Genova06/11/2010

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FINANZIAMENTI PER DANNI ALLUVIONE FINALMENTE DISPONIBILI!

Il Banco di San Giorgio ha deciso di finanziare le imprese che hanno avuto problemi legati all’alluvione del 4 ottobre. I finanziamenti vanno da € 5.000 (cinquemila) a € 30.000 (trentamila) con un rimborso da due a cinque anni con un interesse del 2%. La procedura è stata molto semplificata per accelerare al massimo il finanziamento richiesto.



Documentazione richiesta:


  • Autocertificazione dei danni subiti allegando foto, fatture della merce e/o attrezzature andate perdute, danneggiate e/o inutilizzabili

  • Iscrizione alla CCIA

  • Modello Unico

Riteniamo la proposta interessante in particolar modo per la tempistica del finanziamento. Chi fosse interessato può prendere contatto con:


  • Sig. TOSI TITO – 347.7275063 direttore della filiale di Genova Voltri

SI PUO' SOSPENDERE O ANNULLARE IL PAGAMENTO COSAP!

Per gli operatori che hanno subito danni a causa dell’alluvione e hanno provveduto alla denuncia presso la CCIA devono fare richiesta alla direzione Mercati per la sospensione o annullamento del pagamento della Cosap allegando copia della denuncia dei danni.

Ricordarsi di inviare la richiesta di sospensione o annullamento del pagamento Cosap nelle seguenti modalità:

  • Consegna a mano presso gli uffici della direzione mercati, via di Francia 1, 12° piano, facendosi rilasciare ricevuta di avvenuta consegna (protocollo)

  • Raccomandata A. R. conservandone copia

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a cura della Redazione AVAL.
IL MERCATO DI SESTRI SI TRASFERISCE?
Genova 27/10/2010

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"FACCIAMO UN PO DI CHIAREZZA!"
(….sciacallaggio…..comunisti …..ecc……..)

Passata l’emergenza, finalmente il ritorno alla normalità suggerisce di fare chiarezza circa le parole “ grosse “ volate, da più parti, in occasione della collocazione “ provvisoria “ del mercato di Sestri in via Hermada, “…… se rifiutano via Hermada è sciacallaggio, ….. Giuseppe Occhiuto vuole fare politica ecc….. “ Queste le frasi pubblicate sul Secolo XIX mercoledì 20 ottobre a nome di Stefano Bernini, Presidente del Municipio VI Ponente. Naturalmente, da parte degli operatori, il rifiuto di via Hermada è stato fermo e deciso ma, non pregiudiziale bensì dettato da un’oggettiva valutazione della inidoneità dell’area proposta, sia in termini commerciali che di spazi utilizzabili.

La nostra proposta d’insediamento in via Catalani derivava da due semplici considerazioni. La prima: ritenevamo e riteniamo tuttora che, dal punto di vista puramente commerciale, l’area fosse più idonea. La seconda: non dimentichiamo che sull’area via del Costo, via Soliman, grava a tutt’oggi “ un’esposto “, in parole povere, il mercato deve essere trasferito con una certa urgenza. Per questo motivo nel mese di aprile è stata convocata una riunione nel Municipio di Sestri per affrontare l’argomento. In quell’occasione l’ass. Vassallo diede al Municipio un ultimatum. O in un tempo ragionevolmente breve, il Municipio forniva alla C.A. una proposta dove trasferire il mercato, oppure il Comune avrebbe assunto una decisione propria.

Alla data fatidica del 4 di ottobre, giorno dell’alluvione, non risultava pervenuta da parte del Municipio, alcuna indicazione in merito. L’esposto resta come una spada di Damocle e nessuno può garantire che rimanga perennemente nel cassetto.

Ecco il motivo “ vero “ della nostra proposta di via Catalani, avremmo risolto due problemi; l’emergenza alluvione e l’esposto. La nostra proposta non nascondeva secondi fini, non voleva sfruttare l’occasione per ambizioni politiche e/o interessi personali.

Probabilmente la reazione è stata sopra le ” righe “ ma non è accettabile che ci vengano attribuite finalità e obbiettivi che non corrispondono alle nostre reali intenzioni.

Il segretario AVAL Lazio Mauro

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a cura della Redazione AVAL.
LA GRANDE TRANVATA SU ANVA
Genova 23/10/2010

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"NO AL MURO CONTRO MURO"
dice Zattini di ANVA

Zattini dice "Aspettiamo, qualcuno farà..., nessuno dovrebbe manifestare..., ognuno di noi parlerà con le istituzioni..., proponiamo una sede per ciascuno dei colleghi"..., e intanto....il tempo passa, l'acqua è poca e la papera non galleggia!

Questo discorso ricorda molto quella vecchia filastrocca, "Non è compito mio", dove ci sono quattro persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno.

C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Finì che Ciascuno incolpò Qualcuno perchè Nessuno fece ciò che Ognuno avrebbe potuto fare.

Storiella che fa sicuramente meditare, soprattutto quando noi di AVAL siamo riusciti in poco tempo a disposizione, con abnegazione , sacrificio personale e tanta necessità, a ottenere quello che altri remandoci contro "A FARI SPENTI", e amici dei manovratori, stanno ancora meditando, discutendo, proponendo e quant'altro.

Chissà se quando avranno finito di farlo si accorgeranno che abbiamo già ottenuto il nostro agoniato risultato!

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a cura della Redazione AVAL.
IL DOPO MANIFESTAZIONE DEL 20 OTTOBRE!
Genova 21/10/2010

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NON BASTA DOVER DIFENDERE
IL NOSTRO LAVORO
!
C'E' ANCHE CHI CI REMA CONTRO!
 

Si…..ancora una volta hanno perso l’occasione per tacere. Mentre la Montagna partoriva (dopo lungo travaglio) il topolino di via Hermada, gli operatori del mercato di Sestri si accingevano a perdere il V° mercato consecutivo, cinque mancati incassi che, in questo particolare momento di crisi, possono significare l’impossibilità di poter far fronte ai pagamenti di imposte, canoni Cosap, Inps, ratei dei mutui e/o finanziamenti, fornitori, ecc. Forse, nel viaggiare a “ FARI SPENTI “ non ci si rende conto che, in questo particolare momento di crisi, gli equilibri sono talmente fragili che basta poco per fare saltare “ IL BANCO “. Forse, viaggiando a “ FARI SPENTI “, non si ha la consapevolezza di chi fra i nostri colleghi ha “ PERSO TUTTO “ e non sa come, quando e se potrà riprendersi.

Il problema, per loro, è che non viaggiano a “ FARI SPENTI “ ma che….. i “ FARI “ non li hanno affatto. Inoltre, mentre il neo presidente “ PONTIFICAVA “ sull’operato di “ ALTRI “ lui nella giornata di mercoledì, non essendo alluvionato” svolgeva tranquillamente la propria attività lavorativa in via Tortosa e l’ultimo dei suoi pensieri erano i suoi “ colleghi ” di Sestri !!! “

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a cura della Redazione AVAL.
IL MERCATO DI SESTRI SCENDE IN PIAZZA E FA SUL SERIO!
Genova 18/10/2010

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MERCOLEDI’ 20 OTTOBRE 2010 MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA’ PER
I COLLEGHI DI “ SESTRI PONENTE “

(raduno corteo ore 15,30 via Soliman, via del Costo)

PATECIPIAMO PER DIMOSTRARE LA NOSTRA SOLIDARIETA’ PER I NOSTRI COLLEGHI CHE, AD OGGI, NON SANNO QUANDO E COME POTRANNO RIPRENDERE LA LORO ATTIVITA’ LAVORATIVA“.


ALCUNI DI LORO HANNO PERSO TUTTO

OGGI “ E’ TOCCATO A LORO “ DOMANI “ POTREBBE CAPITARE A NOI “ DIMOSTRIAMO DI ESSERE UNA CATEGORIA “ UNITA E SOLIDALE

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a cura della Redazione AVAL.
A SESTRI PONENTE I COLLEGHI VOGLIONO IL LORO LAVORO!
Genova 17/10/2010

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SABATO 16 OTTOBRE
I COLLEGHI DI SESTRI PROTESTANO!

A CAUSA DELL' ALLUVIONE DA
2 SETTIMANE SONO STATI CACCIATI DAL MERCATO!!!

Gli operatori hanno manifestato per il diritto al lavoro che da ben quattro mercati, gli è stato negato, prima per i postumi dell'alluvione e poi per l'ordinanza del sindaco al fine di facilitare le operazioni dei vigili del fuoco e della protezione civile. Inoltre come se non bastasse, fra i 130 operatori del mercato di Sestri, alcuni sempre per l'alluvione hanno perso parecchio, dal mezzo di lavoro al magazzino contenente la merce, e fra questi c'è anche  chi deve pagare un mutuo, un mutuo che con questo andazzo non può permettersi!

I colleghi hanno chiesto una sede alternativa provvisioria come Via Mascagni o Via Caterina Rossi, ma L'Assessore Vassallo presume che già mercoledì prossimo gli operatori potrebbero già tornare alla loro sede originale. Tuttavia se non fosse possibile ha posto come alternativa Via Hermada. Peccato però che questa via non sia in grado di contenere tutti gli esercenti del mercato, come comferma anche il nostro Presidente AVAL Giuseppe Occhiuto, il quale a riguardo promette battaglia.

Infatti se i colleghi non avranno ciò che chiedono, mercoledi 20 ottobre il sindacato AVAL farà un a manifestazione di solidarietà pomeridiana per i colleghi,  da Piazza Terralba a Marassi per bloccare l'intera delegazione!

Scarica il VIDEO della manifestazione.

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a cura della Redazione AVAL.
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ALLUVIONE! GESTISCE  EMERGENZA DEL COMUNE
Genova 11/10/2010

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AVAL INFORMA!

(Emergenza Alluvione)
Avviso del Comune ai cittadini di Sestri Ponente:

AVVISO A TUTTI I CITTADINI ABITANTI NELLE VIE: VIA SANT’ALBERTO INIZIO DA VIA MERANO ED IL CIVICO 18R - PIAZZA CLAVARINO - VIA VADO - VICO SPERONE - VIA MONFALCO -  VIA ALA – VIA CORSI - VIA SIRACUSA - VIA CAPITANO DEL POPOLO - PIAZZA POCH; VIA MERANO - VIA CANOBBIO - VIA DEI COSTO - VIA SOLIMAN - VIA ACQUACALDA - PIAZZA ALBERTINA - VIA LEONCAVALLO - VIA CERRUTI NEL TRATTO DA VIA SOLIMAN A VIA LEONCAVALLO. (area a rischio)

La Protezione Civile informa i cittadini che la situazione di criticità lungo il Rio Molinassi a seguito dell’evento alluvionale ha determinato condizioni di rischio di nuove inondazioni in caso di piogge anche non particolarmente intense. E’ costituito il CENTRO OPERATIVO COMUNALE presso il Municipio 6 Medio Ponente - Via Sestri, 7 tel. 010 5576201/205/207 al quale i cittadini potranno rivolgersi per ogni ulteriore informazione.

La gestione della situazione di rischio è suddivisa in tre fasi a seconda della gravità:

FASE 1 GIA’IN CORSO: Tutti i cittadini abitanti nelle vie indicate dovranno da subito non pernottare nei locali posti sotto il livello della strada
Inoltre
1. E’ vietata tassativamente la sosta veicolare nelle vie:
Via Vado – Via Merano tra Via Soliman e lo stacco laterale che adduce al bocciodromo Ansaldo - Via Soliman (con esclusione della zona antistante l’ex Manifattura Tabacchi dall’incrocio con la Via dei Costo all’ingresso Fincantieri) - Via Corsi – Piazza Poch lato ponente – Piazza Clavarino - Via Sant’Alberto tra Via Merano ed il civico 18R.
2.Il mercato bisettimanale di Via dei Costo è sospeso
3.È chiuso il sottopasso di Piazza Poch

FASE 2 GIA’ IN CORSO TRE ORE DA RISCHIO ALLUVIONE che verrà comunicata a mezzo volantini, pannelli luminosi, paline AMT, stampa:
Tutti i cittadini abitanti nelle vie indicate dovranno dal momento dell’allerta non pernottare nei locali posti sotto il livello della strada
Inoltre
1.E’ vietata tassativamente la sosta veicolare nelle vie: Via Vado – Via Merano tra Via Soliman e lo stacco laterale che adduce al bocciodromo Ansaldo - Via Soliman (con esclusione della zona antistante l’ex Manifattura Tabacchi dall’incrocio con la Via dei Costo all’ingresso Fincantieri) -­ Via Corsi – Piazza Poch lato ponente – Piazza Clavarino - Via Sant’Alberto tra Via Merano e il civico 18R.
2.E’ vietato l’ utilizzo anche temporaneo dei locali posti sotto il livello della strada Si Invitano i cittadini a:
3 a. Prestare la massima attenzione a tutti i canali di comunicazione per le informazioni di protezione civile
3 b. Adottare comportamenti di prudenza a salvaguardia della propria incolumità
3 c. Segnalare immediatamente al Centro Operativo Comunale qualsiasi criticità di carattere socio - sanitario e situazioni di potenziale pericolo per l’incolumità pubblica.

FASE 3 AD UN’ORA DA RISCHIO ALLUVIONE che verrà comunicata a mezzo volantini, pannelli luminosi, paline AMT, stampa e con altoparlanti e sirene:
Tutti i cittadini abitanti nelle vie indicate dovranno dal momento dell’allerta
SEGUIRE LE SEGUENTIPRESCRIZIONI:
1.Immediata chiusura di tutti i locali posti sotto la strada ed a livello della strada 2.Portarsi ai piani superiori degli immobili o allontanarsi rapidamente a piedi dall’area a rischio
3.Divieto assoluto di circolazione veicolare nell’area a rischio In questa fase gli occupanti dei piani alti degli immobili sono tenuti a fornire la necessaria assistenza ed ospitalità temporanea a chiunque ne abbia bisogno. Devono inoltre essere lasciati aperti i portoni per consentire il riparo a chi si trovi in strada. Il cessato allarme verrà comunicato a mezzo volantini, pannelli luminosi, paline AMT, stampa e con altoparlanti N.B. In data odierna siamo già in fase 2.

COMUNICATO INVIATO TRAMITE CROCE VERDE DI SESTRI PONENTE DOMENICA 10-10-2010 ALLE ORE 20,30

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a cura della Redazione AVAL.
NUBIFRAGIO? ARRIVANO I SOCCORSI
Genova 09/10/2010

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AVAL INFORMA!

DANNI ALLUVIONE
INDICAZIONI OPERATIVE IN MATERIA FISCALE:

A seguito degli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito molti operatori del nostro comparto di seguito forniamo alcune indicazioni estremamente importanti che consigliamo di seguire scrupolosamente e in particolare, quelli per gli aspetti di carattere “ FISCALE “, di seguito elencati:

  • DISTRUZIONE SCRITTURE CONTABILI:

    in caso di distruzione di scritture contabili, effettuare denuncia alla locale stazione dei Carabinieri da cui emergano sia le circostanze (alluvione) che hanno prodotto la perdita dei documenti contabili sia il dettaglio dei documenti e/o strutture ( es. “ fatture,attive e/o passive, corrispettivi, chiusure giornaliere, ricevute fiscali e/o misuratori fiscali, ecc. “ ).

    Ricordiamo che l’onere della prova circa la distruzione di quanto sopra spetta, in modo esclusivo “ AL CONTRIBUENTE “. (sentenza Corte di Cassazione n° 10238/97).

  • DISTRUZIONE DELLA MERCE ALLUVIONATA: 

    Inviare all’AGENZIA delle ENTRATE, competente per territorio, L’AUTOCERTIFICAZIONE, (vedi allegato) (art. 2, comma terzo D.P.R. 441/97), per comunicare l’eventuale distruzione della merce. Per avere la data certa si consiglia di “ AUTENTICARE “ tale dichiarazione presso l’Ufficio Anagrafe del Comune competente.

Scarica il pdf dell'informativa e il MODULO da compilare.

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a cura della Redazione AVAL.
AVAL DA IL BUON ESEMPIO
Genova 08/10/2010

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ALLUVIONE 5 OTTOBRE 2010 IL PONENTE IN GINOCCHIO!
MA I PRIMI AIUTI VENGANO DA NOI TUTTI!!!

A causa degli eccezionali eventi atmosferici, molti nostri colleghi del ponente hanno subito danni ingenti con la perdita di merci e attrezzature. Molti di loro, se non interverranno aiuti rapidi e concreti, difficilmente riusciranno ad uscire dal baratro. Ci sembra doveroso dimostrare la nostra solidarietà che certamente non sarà risolutiva ma, potrà dimostrare lo spirito di unità che ci vede partecipi nel fornire un aiuto tangibile ai nostri sfortunati colleghi.

Per questo motivo abbiamo lanciato una campagna per la raccolta di fondi da destinare ai colleghi coinvolti in questi tragici eventi. Abbiamo aperto un c/c bancario dove fare confluire i vostri contributi che verranno interamente devoluti ai nostri sfortunati colleghi.

I VERSAMENTI POTRANNO ESSERE EFFETTUATI SU:

Cod. IBAN: IT21-N-05164-01407-000000000377
Banco di Chiavari e della Riviera Ligure Fil. 2547 - Ag. 7
Genova Via Torti 162R 16143 – Genova
Causale: UN AIUTO AI MERCATI ALLUVIONATI www.avalge.

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a cura della Redazione AVAL.
NUBIFRAGIO? ARRIVANO I SOCCORSI
Genova 06/10/2010

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AVAL INFORMA!

ALLUVIONE 5-10-2010

In relazione agli eventi calamitosi che si sono verificati in questi giorni a causa delle forti piogge, ricordiamo che, per accedere ai benefici eventualmente previsti per i danni causati alle attività produttive, occorre trasmettere il Modello E alla Camera di Commercio, Ufficio alluvioni, entro 20 giorni dall'evento. Il modello E è scaricabile dal nostro sito: www.avalge.it o al sito della Camera di Commercio: www.camcom.it o richiesto alla nostra segreteria: 347.7225514 – email aval.ge@fastwebnet.it .


Responsabile del servizio:
Sig.ra Deborah Saverino
Indirizzo: C.so Genova n° 24 – 16043 – Chiavari
Telefono: 0185.330220 – 24 – 25 – 29
Fax: 0185.330227
e-mail: alluvione@ge.camcom.it .

TERMINE ULTIMO PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA:
24 ottobre 2010 (salvo diverse comunicazioni)

Si rammenta di predisporre ampia e documentata documentazione (foto mezzi e merce, inventario merce, fatture per eventuale ripristino danni, fatture merce danneggiata, che su richiesta deve essere fornita. Per eventuali richieste di finanziamenti garantiti da società di fidi rivolgersi a:

COARGE
Dott. Fabrizioli
Via Bombrini, 16/1 (Zona Fiumara) - GENOVA
Tel 010-6467190 Fax 010-6438321
C.F.: 00697510105 - CCIAA GE n.208899 ALBO SOC. COOP. A150283
Orario: Dal Lunedi al Venerdi 9-12/14-17

Scarica il pdf dell'informativa.

Scarica il pdf del MODULO E.

Scarica il pdf della Guida alla compilazione del MODULO E.

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a cura della Redazione AVAL.
IL NUBIFRAGIO SU DI NOI...
Genova 05/10/2010

SESTRI PONENTE: 5 ottobre 2010

Ancora una volta, la nostra città e le nostre imprese in ginocchio. Molte testate giornalistiche si apprestavano a celebrare la memoria di quanto accaduto nel lontano 1970 e mentre ci apprestavamo a ricordare quei tristi momenti ecco che quel ricordo diventa una triste attualità. Un violento nubifragio si è abbattuto sulla nostra città, colpendo in particolare il ponente cittadino. Fiumi di acqua, fango e di detriti si sono riversati nelle vie, nelle piazze, 

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delle delegazioni del ponente, allagando negozi, scantinati, box e garage dove erano custoditi i mezzi, furgoni e/o auto market, molti dei quali, rinnovati di recente, sono andati completamente distrutti, merci comprese. Per molti operatori questa è la ciliegina sulla torta, come se non bastasse la crisi e per molti l’impossibilità di far fronte, nell’immediato, alle scadenze sia per il pagamento delle merci che di natura fiscale. Davanti alla gravità di quanto accaduto, ci auguriamo che le istituzioni cittadine facciano la loro parte. Chiedano al Governo

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la dichiarazione dello “ STATO di CALAMITA’ NATURALE, consentendo agli operatori di posticipare i pagamenti di Cosap, Inps, ecc. Inoltre ci auguriamo che vengano immediatamente aperte delle linee di Credito agevolato per consentire agli operatori di riprendere al più presto l’attività lavorativa e in tal senso ci siamo attivati presso la Regione Liguria e il Comune di Genova dai quali, a breve, attendiamo risposte chiare e soprattutto, interventi rapidi. Consigliamo, per velocizzare eventuali istruttorie, di documentare i danni subiti, con materiale fotografico, inventario delle merci, stato dei mezzi (furgoni e/o auto market) da esibire come prova incontestabile dei danni.

NON POSSIAMO GARANTIRVI NULLA MA IL NOSTRO IMPEGNO PER SENSIBILIZZARE LE ISTITUZIONI SU QUESTA TRISTE VICENDA NON VERRA’ MENO.

Per qualsiasi chiarimento e/o informazione rivolgersi alla nostra segreteria.


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a cura della Redazione AVAL.
C'È POCO DA STARE ALLEGRI...
Genova 19/04/2010

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Triste primato della nostra Regione.

Triste primato della nostra Regione per quanto riguarda i fallimenti, il doppio della media nazionale (+23% Provincia di Genova, +48%, Regione Liguria).

La nostra Regione è quella che ha l’aumento percentuale maggiore a livello Nazionale. Nel 2009 le imprese che hanno portato i libri in tribunale sono state 119 con un aumento, rispetto al 2008, del +50%.

I dati elaborati dalla Camera di Commercio e raffrontati con quelli Nazionali e Regionali, rilevano una crescita dei fallimenti, nella nostra Regione, pari al doppio della media nazionale, segno evidente delle difficoltà che le nostre imprese stanno attraversando e che, senza una politica di sostegno economico reale, i dati riportati sono destinati a crescere.

Il settore del Commercio detiene il primo posto con 51 fallimenti registrati a Genova e Provincia, seguono a ruota: industria 35, agricoltura 19, trasporti 11.

Analizzando le forme giuridiche che fanno fallimento in provincia di Genova, emerge che le più colpite sono:

  • società a responsabilità limitata (s.r.l.) con 76 fallimenti
  • società in accomandita semplice (s.a.s.) con 20 fallimenti
  • imprese individuali con 12 fallimenti
  • società per azioni (s.p.a.) con 2 soli fallimenti

Non è dato sapere se il commercio su aree pubbliche è interessato al triste primato, ma certamente se non interverranno politiche di rilancio e riqualificazione dei mercati di merci varie e dei mercati coperti, presenti sul territorio, potremmo assistere ad un incremento dei fallimenti con l’inserimento statistico del commercio su aree pubbliche.

Dati pubblicati sul Secolo XIX, Domenica 18 aprile 2010.

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a cura della Redazione AVAL.
NOTTE BIANCA 2010 E MERCATO DI QUINTO
Genova 26/09/2010

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FACCIAMO IL PUNTO SU….

Notte Bianca 2010

L’edizione 2009 della “ Notte Bianca “ si era chiusa con un bilancio positivo sia in termini di presenze di visitatori che di risultato economico per gli operatori; negozi, bar e operatori del Commercio su Aree Pubbliche. Proprio la presenza degli “ ambulanti “ in via XX Settembre aveva contribuito fortemente ad aumentare il numero dei visitatori, tanto che la sindaco Marta Vincenzi ci ha inviato una lettera di ringraziamento per il nostro impegno e per l’ottimo risultato ottenuto.

Come era prevedibile, non sono mancate le polemiche da parte di chi non ha gradito la nostra presenza nel “ salotto buono “ della città (via XX Settembre), scandalizzati e dal nostro modo di vendere minacciando, qualora la cosa si fosse ripetuta, di tenere chiuse le loro “ boutique “.

Bene….hanno vinto la loro battaglia. Infatti nell’edizione 2010 siamo stati esclusi dal “ salotto buono “ e relegati in due vie, via Fiume e via Cadorna, ritenute fin da subito commercialmente non idonee. Pertanto il risultato economico per gli operatori è stato pessimo nonostante il sacrificio e la fatica sopportati.

Va inoltre evidenziato che il comitato del “ no “ non ha certo brillato in coerenza viste le minacce di tenere chiusi i loro negozi qualora ci fossimo presentati nel “ salotto “. Peccato però che nonostante fossimo stati allontanati, alle ore 21,30 l’80% dei negozi (bar esclusi) hanno abbassato le saracinesche.

Naturalmente non staremo a guardare e fin da subito inizieremo a lavorare per l’edizione 2011 proponendo, con i dovuti accorgimenti, il nostro ritorno in via XX Settembre ricordando che la via citata è “ area pubblica “ il cui utilizzo non è e non può essere esclusiva di nessuno e pertanto abbiamo tutto il diritto di poterla utilizzare.


TRASFERIMENTO DEL MERCATO DI QUINTO


IL SECOLO XIX: edizione 16 Agosto 2010 “…. martedì 14 settembre 2010 il mercato di Quinto si trasferisce il via del Commercio a Nervi…

La notizia, dal sapore “ blitz ferragostano “, ci ha colti di sorpresa. Immediata la richiesta di chiarimenti al Presidente del Municipio, Francesco Carleo, informandolo che, qualora la notizia non fosse stata smentita, martedi 24 agosto avremmo manifestato il nostro disappunto con blocco stradale di via Gianelli.

Nonostante le rassicurazioni ricevute, nei giorni successivi non abbiamo letto alcuna smentita e pertanto abbiamo confermato e svolto la manifestazione. Come è ormai consuetudine le altre sigle sindacali, Anva – Confesercenti in testa, si dissociano dalla manifestazione, preferiscono stare alla finestra aspettando che altri facciano il lavoro sporco (proteste, manifestazioni ecc.) per poi, eventualmente, cavalcare l’onda dell’eventuale soluzione al problema. Immediata la reazione dell’ Assessore Giovanni Vassallo: “ una tempesta in un bicchiere d’acqua “…..” è il Comune che prende le decisioni finali in accordo con le associazioni di categoria “ ecc. convocando una riunione, con il Municipio e le associazioni di categoria, per il 16 settembre c.a.

Durante l’incontro, dai toni molto accesi, è emerso un elemento di novità. Il 31-12-2010 scade il contratto con le FF.SS relativo all’area Parking e non verrà rinnovato per cui, entro i primi mesi del 2011, sarà inevitabile trovare una diversa collocazione per i 40 colleghi che operano nell’area citata. La nostra proposta, presentata circa due anni fa di cui e guarda caso, Anva-Confesercenti ne dichiara la paternità, è stata elaborata dal nostro segretario e consegnata ai membri del consiglio del Municipio durante una riunione di presentazione di un loro (datato) progetto. Ritorno del mercato a Nervi ….(residenti e i commercianti lo richiedono)… “ in via del Commercio. Proposta immediatamente respinta in quanto peggiorativa rispetto all’attuale situazione. Naturalmente i Consiglieri proponenti non demordono e mettono sul tavolo un altro progetto (demenziale): chiusura parziale di Corso Europa nella direttrice Ponente, da via Donato Somma sino alle rampe di accesso da e per via Oberdan, ovviamente…respinta.

Altrettanto ovviamente non ci siamo limitati a dire “ NO “ ma abbiamo riproposto in nostro, altrettanto datato, progetto: chiusura totale o parziale di via Gianelli e collocazione dei banchi in quella sede liberando l’area Parking delle FF.SS. Questo è l’unico progetto sul quale siamo disponibili ad aprire un tavolo di discussione ma fermamente determinati a non farci prendere in giro.

LA NOSTRA PROPOSTA:

mappa Quinto 2010

 

N° BANCHI
LEGENDA
Controviale via Gianelli n° 33
_____ PERCORSO VEICOLARE
Via Ruzza n° 37
_____  AREA MERCATO
Parking n° 49
P.le Stazione n° 16

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a cura della Redazione AVAL.
MORATORIA DEBITI NON SIGNIFICA NON PAGARE
Genova 07/09/2010

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MORATORIA DEBITI PREGRESSI (COSAP)

E’ notizia degli ultimi giorni, con ampio risalto dato sugli organi d’informazione, che da parte del Comune di Genova sono state avviate le procedure di “ revoca delle concessioni “ agli operatori non in regola con il pagamento dei “ Canoni COSAP “ pregressi. Come era facilmente prevedibile, fra gli operatori non in regola si è diffuso il panico, subissandoci di telefonate per chiedere come fosse possibile superare tale grave situazione, trovandosi all’improvviso “ nell’impossibilità di svolgere l’attività lavorativa “ in un momento, quello attuale, di estrema difficoltà economica. Ci siamo immediatamente attivati per trovare una via d’uscita a questa grave situazione, chiedendo una “ moratoria “ dei debiti e consentirne, con un piano di rientro “ sostenibile “, il pagamento del dovuto. E’ bene chiarire, a scanso di equivoci e/o cattiva interpretazione, che non ci siamo mai sognati di chiedere un colpo di spugna (condono)per le somme dovute per due semplici ragioni:

  • La Civica Amministrazione non è un ente di beneficenza e ha il diritto – dovere di pretendere dai suoi cittadini il pagamento degli oneri finanziari per i servizi resi.
  • Condonare i debiti pregressi significherebbe “ premiare i furbi “ e penalizzare coloro che con enormi sacrifici corrispondono puntualmente il dovuto.

Siamo pertanto favorevoli a trovare la strada che consenta a chi, attualmente, si trova in difficoltà economiche con l’aggravante di vedersi negato l’accesso al credito da parte degli istituti bancari, di poter onorare il proprio debito. Al contrario, siamo assolutamente contrari a, COLPI DI SPUGNA e/o CONDONI che favorirebbero unicamente i FURBI !!!! Inoltre, per evitare che nel futuro si possano ripetere situazioni simili, abbiamo chiesto che venga esteso a tutto il comparto, il sistema di pagamento “ giornaliero “ attraverso “ ticket “ prepagati come quello introdotto per gli spuntisti oppure, attraverso un sistema informatizzato, BADGE, che consentirebbe una gestione più efficiente dell’intero comparto.

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a cura della Redazione AVAL.
IN PIEMONTE  ARRIVA IL V.A.R.A.
Genova 06/09/2010

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IN PIEMONTE DOPO IL DURC ARRIVA IL V.A.R.A.

Il Piemonte ancora una volta si distingue per regolarità e coerenza, e agli ambulanti senza dipendenti presenta il V.A.R.A (Verifica Annuale Regolarità contributiva su Aree Pubbliche) da presentare annualmente.

LA REGIONE PIEMONTE
Con Deliberazione del 26 luglio 2010, n. 20-380 la Giunta Regionale, in attuazione della delega conferita alle Regioni, ha emanato le disposizioni sul commercio su area pubblica e le indicazioni per la verifica della regolarità delle imprese del commercio su area pubblica, ai fini previdenziali, fiscali e assistenziali.

Entro il 28 febbraio 2011, ed annualmente alla scadenza di ogni successivo 28 febbraio, il Comune territorialmente competente, sede di posteggio nel caso di autorizzazioni a posto fisso, o Comune nel quale l’operatore ha scelto di avviare la propria attività nel caso di autorizzazione per il commercio in forma itinerante, o comune nel quale un soggetto operante sulla base di altro titolo abbia scelto di attivare o esercitare la propria attività, verifica la regolarità contributiva e fiscale delle imprese del commercio su area pubblica, senza discriminazioni basate sulla forma giuridica dell’impresa.
Alla verifica sono soggette tutte le imprese esercenti il commercio su area pubblica sulla base dell’apposita autorizzazione a posto fisso o in forma itinerante e tutte le imprese che ad altro titolo esercitano attività di vendita su area pubblica.

Accertata la regolarità, il Comune rilascia, entro il 28 febbraio di ogni anno, apposito modello di verifica della regolarità contributiva e fiscale dell’impresa, denominato V.A.R.A. (Verifica Annuale Regolarità Aree pubbliche), allegato all’autorizzazione, quale parte integrante della stessa.
Tale documento é conservato dall’operatore per i controlli amministrativi sui luoghi di esercizio dell’attività.

Il Comune competente al rilascio dell’autorizzazione, nel caso in cui riscontri un’inadempienza, dispone la sospensione dell'autorizzazione fino alla avvenuta regolarizzazione della posizione dell’operatore, che dovrà avvenire nei successivi 180 giorni, a pena di revoca dell'autorizzazione. Il Comune provvederà entro 30 giorni dall’avvenuta regolarizzazione, alla conclusione del procedimento.

Si riporta il testo della Deliberazione della Giunta regionale: . REGIONE PIEMONTE - Deliberazione Giunta Regionale 26 luglio 2010, n. 20-380: Legge regionale 12 novembre 1999 n. 28 art. 11 e s.m.i.. Disposizioni sul commercio su area pubblica - indicazioni per la verifica della regolarità' delle imprese del commercio su area pubblica.
Per approfondimenti: http://www.tuttocamere.it



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a cura della Redazione AVAL.
AMBULANTI, VIA AI SEQUESTRI
Genova 07/08/2010

IL COMUNE HA CONFISCAT0 13 MEZZI E FURGONI. GIÀ RECUPERATO UN MILIONE E 300 MILA EURO.

immagine info“Pugno di ferro con gli abusivi, licenze ritirate all'Orientale a chi non paga

(VINCENZO GALIANO
ROBERTO SCULLI)

FURGONI E LICENZE sequestrati, lotta dura al commercio abusivo, massima priorità nel recupero delle tasse non pagate. Ambulanti e mercati coperti nel mirino di Palazzo Tursi. L'offensiva è articolata su un doppio fronte. Da una parte, è stato sferrato un colpo senza precedenti ai venditori privi di licenza e recidivi, che hanno subito il sequestro dei propri mezzi. Dall'altra parte, il Comune ha già disposto il ritiro di una decina di autorizzazioni ad operatori di mercato (a cominciare da quello Orientale) non in regola con il pagamento delle concessioni e minaccia di fare altrettanto nei prossimi giorni con altri 26 commercianti. Chiaro che un simile affondo poteva apparire politicamente scorretto, in tempo di pesantissima crisi dei consumi, senza il giro di vite contro chi agisce in barba alle norme sul commercio. Parliamo di gente priva di licenza e multata quasi quotidianamente dai vigili agli angoli delle strade, ma che ha continuato per anni a svolgere indisturbata la stessa (illecita) attività senza preoccuparsi minimamente né dei controlli né delle reiterate ingiunzioni da parte di Tursi a saldare le sanzioni pecuniarie.
    Questo sino a ieri, quando è scattata la maxi operazione congiunta di Equitalia e polizia municipale che hanno posto i sigilli a tredici tra camion e furgoni con cui operavano nove commercianti abusivi ostinatamente refrattari alle regole. Uno di loro è giunto ad accumulare la cifra record di quasi un milione di euro in multe non pagate. Il debito più basso non è comunque inferiore a 50 mila euro.
    Tutti i veicoli - custoditi attualmente in una depositeria di Equitalia - saranno presto messi all'asta: il ricavato servirà a coprire (solo in parte) il debito con la civica amministrazione. Ma soprattutto, senza i "ferri del mestiere", gli abusivi non potranno più esercitare quella concorrenza sleale nei confronti dei commercianti muniti di regolare licenza. A questo punto, nessuna remora ad usare il pugno di ferro anche con i commercianti morosi. La linea dura ha preso forma a inizio estate, quando è apparsa chiara l'entità dei tagli ai Comuni, frutto della Finanziaria da 25 miliardi approvata di recente dal Parlamento. A Genova mancheranno oltre 70 milioni di euro: una riduzione di risorse talmente pesante da costringere il Comune a tagliare persino i servizi sociali. A settembre si vedrà come e in che misura. Nel frattempo, per limitare i danni, la giunta può solo agire sul fronte dei risparmi e, appunto, del recupero credito.
    L'assessorato al Commercio retto da Gianni Vassallo è tra quelli che si è mosso per primo avviando a maggio, nei confronti di oltre duecento titolari di banchi nei mercati coperti e rionali, una campagna di "sensibilizzazione" che potrebbe essere sintetizzata in diktat: paghi i debiti col Comune o restituisci la licenza. L'ammontare complessivo della Cosap (canone di occupazione suolo pubblico) relativa al periodo 2005- 2009 e mai versata era di quasi un milione e 800 mila euro. Il Comune è riuscito a recuperare in breve tempo quasi un milione e 100 mila euro, mentre 330 mila euro rientreranno nelle casse di Palazzo Tursi sotto forma di rate. Mancano all'appello ancora 370 mila euro che il Comune cercherà di ottenere facendo sempre leva sul ritiro delle licenze. Nove quelle già ritirate in vari mercati coperti della città, tre quelle revocate a altrettanti ambulanti. E in questi giorni sono partiti altri 26 avvisi di decadenza delle licenze: sei relative a strutture coperte, venti ai mercati rionali.
    «Nessun accanimento da parte del Comune», dice l'assessore Vassallo: «La questione è morale ed economica al tempo stesso. Nessun settore può star e in piedi se non c'è, alla base, equità nei trattamenti e rispetto delle regole».


26 attività nel mirino

MERCATI

26 ATTIVITÀ NEL MIRINO ! 

Altri 26 avvisi di sequestro-licenze "toccano" titolari di banchi e mercati

galiano@ilsecoloxix.it     sculli@ilsecoloxix.it



IL PRESIDENTE DEL SINDACATO
CONTESTA LA LINEA DURA

ambulanti in protesta


«NOI TRATTATI COME CRIMINALI

TURSI HA AIUTATO ALTRE CATEGORIE»

I PIANI sono diversi: «Una cosa sono gli abusivi, che sono privi di licenza; un'altra cosa gli irregolari, che la licenza ce l'hanno ma non pagano». Per Giuseppe Occhiuto, presidente di Aval (il combattivo sindacato dei venditori ambulanti), la conclusione è la stessa: «Non si può arrivare alle estreme conseguenze; non si può non fare niente per anni, e poi all'improvviso sequestrare la merce e i mezzi, o ritirare la licenza. Servono altri strumenti. Con la crisi sono state aiutate tutte le categorie, ma gli ambulanti sono trattati come criminali. Invece anche noi abbiamo figli, mogli, impegni presi con la vita. Anche noi abbiamo difficoltà a pagare le spese e ad acquistare la merce».
    E duro, Occhiuto: «Non si possono sequestrare i mezzi e ritirare le licenze a chi non riesce a pagare. Il Comune non può sostituirsi a Equitalia, che consente di rateizzare. Certi sistemi coercitivi li ho visti solo a Palermo, e non era il Comune a usarli. La Liguria ha recepito la moratoria di un anno sui debiti delle piccole e medie imprese, perché il Comune non fa altrettanto con gli ambulanti? Aspettiamo ancora il tavolo sulla crisi che ci aveva promesso il sindaco quando ancora l'assessore al commercio era Gianfranco Tiezzi. L'assessore Gianni Vassallo è con noi, ma la direzione mercati va per la sua strada seguendo il pano dettagliato degli Obiettivi per recuperare i crediti».
    Occhiuto vede una strategia: «Ritirano le licenze sapendo che nessuno le rileverà; già ora nei mercati ci sono molti posti liberi. La realtà è che c'è la volontà di chiudere i mercati. La grande distribuzione pagherebbe cifre importanti per avere il Mercato orientale, per la sua collocazione. Per questo hanno fatto la Bolkestein. Certi sequestri sono da Gestapo. Prima in corso De Stefanis c'erano alcuni fruttivendoli abusivi, non pagavano centinaia di multe e prendevano i posti migliori. Alla fine gli sono state date le licenze lasciandoli ai loro posti come usucapione».
G. GN.

LA DENUNCIA

Occhiuto: «Servono altri strumenti. Già ora nei mercati rionali ci sono tanti posti lasciati liberi»



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a cura della Redazione AVAL.
SPOSTAMENTO MERCATO S. MARGHERITA
Genova 02/08/2010

Immagine dell'articolo

Corriere Mercantile edizione del Levante domenica 1 Agosto 2010

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NOTTE BIANCA 2010
Genova 01/08/2010

Notte Bianca 2010

Anche quest’anno il Comune di Genova organizza la

“NOTTE BIANCA“

 
(sabato 11 Settembre 2010 - orario dalle ore 15,00 alle ore 1,00)

immagine info

Pur non essendo state ancora definite le aree dedicate al Commercio su Aree Pubbliche, per poter provvedere all'organizzazione dell’evento chiediamo, a chi fosse interessato, di compilare il coupon nel volantino allegato , completo in ogni parte e leggibile. Ricordiamo che per l’assegnazione dei posteggi verrà data la precedenza agli operatori che hanno partecipato alle precedenti edizioni e, per i posteggi eccedenti che si renderanno disponibili, verrà stillata apposita graduatoria (data invio domanda di partecipazione) e di conseguenza, assegnati. I costi di partecipazione verranno comunicati non appena verranno definite le modalità con la Civica Amministrazione.

immagine Notte Bianca
Via XX Settembre con le bancarelle e la folla del 2009  (foto Fornetti e Pambianchi)

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BOLKESTEIN QUALCHE NOTA POSITIVA
Genova 09/07/2010

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NOTE POSITIVE PARTE SECONDA
DALLLA REGIONE PIEMONTE
SULLA DIRETTIVA BOLKESTEIN

Il 19 maggio 2010 presso la sede della Regione Piemonte è avvenuto un incontro tra la delegazione di commercianti ambulanti e l'Assessore al Commercio della Regione Piemonte William Casoni con interessanti risultati a favore degli esercenti in questione, di cui riportiamo integralmente il testo della circolare.

In occasione di un incontro tenutosi nel pomeriggio di oggi 19 maggio 2010 presso la sede della Regione Piemonte in piazza castello 165; con una delegazione di commercianti ambulanti aderenti a B.O.A.T.O. (Botteghe Organizzate Ambulanti Artigiani Commercianti) l'assessore al Commercio della Regione Piemonte, William Casoni, in rappresentanza anche del Presidente Roberto Cota, ha concordato quanto segue:

  • vista la situazione determinatasi con la recente approvazione del Decreto Legislativo 59/2010 in attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno (c.d. Bolkestein), che potrebbe determinare particolari situazioni di difficoltà ai commercianti su aree pubbliche;

  • vista la richiesta di disapplicazione del comma 1 dell'art. 70 che prevede che l'esercizio dell'attività di commercio al dettaglio su aree pubbliche “è soggetto ad apposita autorizzazione rilasciata a persone fisiche, a società di persone, a società di capitali regolarmente costituite o cooperative” , escludendo, come attualmente la normativa regionale prevede, le società di capitali e le cooperative, ciò configgendo con le prescrizioni della direttiva che vietano discriminazioni sulla base della forma giuridica del prestatore di servizi;

  • vista la necessità che il legislatore nazionale per ovviare a un concreto problema che potrebbe incidere sulla sopravvivenza di un consistente numero di operatori ambulanti ha introdotto una apposita norma di salvaguardia (art. 70 c. 5) che prevede quanto segue: "Con intesa in sede di Conferenza unificata, ai sensi dell'articolo 8," comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, anche in deroga al disposto di cui all'articolo 16 del presente decreto, sono individuati, senza discriminazioni basate sulla forma giuridica dell'impresa, i criteri per il "rilascio e il rinnovo della concessione dei posteggi per l'esercizio del commercio su aree pubbliche e le disposizioni transitorie da applicare, con le decorrenze previste, anche alle concessioni in essere alla data di entrata in vigore del presente decreto e a quelle "prorogate durante il periodo intercorrente fino all'applicazione di tali disposizioni transitorie. "

  • Visto inoltre che tale norma consente che fino a che Ia Conferenza Unificata non abbia definito gli appositi criteri per il rilascio ed il rinnovo delle concessioni permangano pienamente efficaci le norme regionali.

  • Visto che La normativa di riferimento per la Regione Piemonte è il d.lgs 114/87 , la l.r. 28/99 e la DGR n. 32- 2642 del 2 aprile 2001 smi) e che i comuni devono applicare la normativa regionale vigente nella sua pienezza senza interpretazioni differenti


L'assessore Casoni si impegna:

  • ad inviare nei prossimi giorni una apposita circolare a tutti i comuni che ribadirà oio concetti espressi in premessa;
  • a battersi perché in sede di Conferenza unificata si stabilisca di definire rapidamente i criteri per il rilascio e rinnovo dei posteggi anche in deroga al disposto dell'art. 16 del decreto Leg.vo 59/2010, potendo superare qualunque limitazione.
  • Ad assumere un ruolo, determinante e proattivo nell'ambito della Conferenza unificata per ribadire a livello nazionale le difficoltà in cui si trovano ad operare gli operatori commerciali su aree pubbliche
  • Ad incontrare nel più breve tempo possibile l'amministrazione comunale della città di Torino (comune ove maggiormente si riscontrano, le difficoltà espresse in premessa) per esaminare, le problematiche connesse all'applicazione del provvedimento
  • Di incontrare nuovamente gli operatori rappresentati da BOATO per verificare con loro il progredire della situazione

Torino, dal Palazzo della Giunta regionale
William Casoni



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BOLKESTEIN QUALCHE NOTA POSITIVA
Genova 01/07/2010

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DALLLA REGIONE PIEMONTE NOTE POSITIVE SULLA DIRETTIVA BOLKESTEIN

L'articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa precisa la posizione del Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota circa la Direttiva Bolkenstein, che prevede testualmente le seguenti novità:

27/06/2010
LA STRATEGIA DEL GOVERNATORE COTA
agli ambulanti: "Salverò le vostre licenze"


Presidente Cota
Il governatore Roberto Cota tra commercianti e massaie in via Di Nanni

Bagno di folla dopo il Quirinale: annullerò gli effetti della Bolkestein

ALESSANDRO MONDO
(TORINO)
Dagli stucchi del Quirinale ai profumi dei mercati rionali. Dall’incontro riservato con Napolitano all’abbraccio con «il popolo sovrano»: quello che, a suo dire, l’ha proiettato alla guida della Regione e che non accetterebbe un ribaltone elettorale. Roberto Cota dà fondo alle munizioni per fare muro contro i ricorsi. L’ultimo affondo, un vero asso, riguarda la famigerata «Bolkestein», la direttiva europea che turba i sonni degli ambulanti. Ieri ha annunciato che la Regione la disinnescherà prorogando i termini delle concessioni in vigore: da 12 a 50, fino a un massimo di 99 anni. Il modo per disinnescare la Bolkestein «tutelando i diritti legittimi» di chi lavora nei mercati» e sbarrando la strada alla grande distribuzione: «L’assessore Casoni dice che si può fare, provvederemo entro luglio. Saremo la prima regione italiana a rispondere». Licenze blindate: quanto basta per assicurargli il plauso degli ambulanti. Ma visto che le strategie si misurano anche dai dettagli, durante il bagno di folla in tre grandi mercati torinesi - prologo della fiaccolata organizzata lunedì da Pdl-Lega -, non poteva sfuggire la presenza di Mario Borghezio: il popolare eurodeputato leghista, messo un po’ in sordina nel rush finale contro Bresso e ora «sdoganato» per rastrellare consensi, faceva da apripista al governatore. Via Di Nanni, Porta Palazzo, via Porpora: tre mercati, ciascuno con i suoi problemi, presidiati dai gazebo della Lega. Cota, accompagnato da Maccanti e Carossa, arriva in auto, senza cravatta, e comincia a peregrinare tra i banchi: spiega a ripetizione come arginerà la Bolkestein, si informa, posa per le foto, stringe mani. Clima da campagna elettorale. L’unica contestazione, in via Di Nanni, si spegne da sola in pochi minuti. Al massimo, si può registrare qualche freddezza a Porta Palazzo.

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a cura della Redazione AVAL.
BOLKESTEIN QUALCHE NOTA POSITIVA
Genova 25/05/2010

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A TORINO VITA PIU' FACILE!
MA SOLO AI VIRTUOSI

Il comunicato stampa alla citta di Torino circa l'avviamento di nuove attività commerciali prevede testualmente le seguenti novità:

"Le modifiche e le integrazioni al regolamento del commercio su aree pubbliche approvate dal Consiglio comunale (28 voti favorevoli, nessun contrario, 4 astenuti) conciliano l'esercizio da parte dell'Amministrazione, dell'attività autorizzativa nei confronti di chi avvia una attività commerciale, con la recente normativa europea e italiana. Lo scopo è semplificare tale avviamento, sostituendo il rilascio dell'autorizzazione comunale con una dichiarazione di inizio attività da parte del titolare interessato, concorrere a dare applicazione alla direttiva numero 2006/ 123/CE. del 12 dicembre 2006 sulla libera di circolazione delle merci (la cosiddetta Bolkestein) e snellire il lavoro degli uffici comunali. Sono interessate dal provvedimento non solo le attività commerciali nei mercati rionali, ma anche quelle svolte in aree extramercatali. Riferendosi alla legge 18 giugno 2009, n. 69 (ispirata a sua volta alla direttiva Bolkestein) il nuovo regolamento prevede che "...l'attività può essere iniziata dalla data della presentazione della dichiarazione all"amministrazione competente". Inoltre:"...l'amministrazione competente, in caso di accertata carenza delle condizioni, modalità e fatti legittimanti, nel termine di trenta giorni dal ricevimento della comunicazione di cui al comma 2,0, nei casi di cui all'ultimo periodo del medesimo comma 2, nel termine di trenta giorni dalla data della presentazione della dichiarazione, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione dei suoi effetti.." A meno che, prosegue il regolamento, "... l'interessato provveda a conformare alla normativa vigente detta attività ed i suoi effetti entro un termine fissato dall'Amministrazione, in ogni caso non inferiore a trenta giorni..." Quando l'avviamento dell'attività sia subordinato alla semplice verifica dei requisiti da parte dell'Amministrazione, l'atto di autorizzazione potrà essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato corredata da autocertificazioni. Inoltre saranno posti limiti più severi alla ricevibilità delle domande di cambio settore, ammissibili d'ora in avanti solo per le aree mercatali non ancora riqualificate. Con il nuovo regolamento il canone non comprenderà gli eventuali danni causati alle attrezzature del posteggio che dovranno essere risarciti dai commercianti che usufruiscono del posteggio nella misura del 50% ed in quote proporzionali ai giorni di fruizione. In ultimo, la delibera prevede che si verifichi la situazione debitoria dei commercianti risalendo nel tempo per ricostruire un quadro completo dei pagamenti di chi presenta qualunque nuova richiesta all'Amministrazione, compreso il rinnovo delle concessioni di posteggio, subordinato all'assenza di sospesi come sanzioni pecuniarie e debiti scaduti. I gestori delle utenze idriche ed elettriche potranno segnalare agli uffici comunali le morosità per l'assunzione di provvedimenti di sospensione dell'autorizzazione commerciale. "

(S.L.)-Ufficio stampa Consiglio comunale Torino, 14 Maggio 2010 .

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STUDI DI SETTORE E REDDITOMETRO
Genova 12/05/2010

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ADDIO STUDI DI SETTORE? NIENTE AFFATTO!

La sentenza n.26635/2009 HA stabilito che: Gli "Studi di Settore" (dove le imposte sui redditi si basano su stime non più in linea con le effettive fatturazioni), non sono più parametro certo per la definizione delle cartelle di accertamento fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate, e dunque non possono fare testo ai fini fiscali, rendendo in apparenza, nulli gli accertamenti fiscali basati su gli "Studi di Settore"! Si stabilisce caso per caso, prove alla mano e in sede di dibattimento. Il fisco però che certo non sta dormire, ha ben pensato di avvalorarsi di altri strumenti fiscali per rendere gli Studi di Settore credibili e legittimi, tra i quali il più pericoloso e e subdolo è il Redditometro.


Il Redditometro è uno strumento che si basa su ciò che compriamo per ricostruire il nostro tenore di vita ricostruendo il costo, come automobili, case, vacanze, scuole private etc... In questo modo, un accertamento fiscale, legittima lo studio di settore, dimostrando con il Redditometro, quanto piu o meno viviamo al di sopra delle nostre possibilità. A farla breve quindi più piccoli siamo e meno rischiamo, più il titolare di un banco si avvale di commesse, mezzi  e attrezzature nuove, auto private nuove etc... e più  fa alzare l'indice del Redditometro a suo discapito.

Scarica il pdf della sentenza integrale della Corte di Cassazione.

Scarica il pdf che riassume la  sentenza integrale della Corte di Cassazione.

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 LA FINE E' VICINA...
Genova 04/05/2010

2012 l'Anno della decandenza delle Concessioni 

La Direttiva Bolkestein è stata recepita! 

Entro un' anno e mezzo ci manderà tutti a bagno

Immagine dell'articolo

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Qualcuno sosteneva che "essendo in Italia, sarebbero passati anni prima del disastro, semmai fosse giunto"! 

Purtroppo è già realtà!

Siamo entrati in possesso di questo documento, recapitato a tutti gli operatori del Comune di San Maurizio Canavese (TO), il cui contenuto riporta a chiare lettere il "recepimento" in corso della direttiva Bolkestein e la sua "applicazione" tramite i provvedimenti in esso indicati.

Per maggior chiarezza e visto che il documento originale risulta poco leggibile, abbiamo riportato qui sotto il testo integrale in esso contenuto.

Provincia di Torino
COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE
Area Istruzione, Cultura ed Attività Produttive
Servizio Attività Produttive
-- omissis --
Piazza Martiri della Libertà n. 1 - C. A. P. 10077
-- omissis --
Prot. n. 6528
A tutti i Signori Esercenti
il Commercio su area pubblica
San Maurizio C.se (TO)
Oggetto: recepimento direttiva comunitaria cosiddetta "Bolkestein", sulla libera circolazione dei servizi. Comunicazione.
Si comunica che con D. Lgs. n. 59 del 26.03.2010, pubblicato sulla G. U. del 23.04.2010, in vigore dall'8 maggio p. v., è stata data attuazione alla direttiva 2006/123/CE, sulla libera circolazione dei servizi, la cosiddetta "Bolkestein".
Il citato decreto introduce, fra le altre novità, importanti elementi di enorme impatto destabilizzante sul commercio ambulante in tutta Italia, in particolare prevede la decadenza della concessione di posteggio dopo dieci anni, cui dovrebbe seguire bando pubblico, senza riconoscimento di diritti acquisiti per il titolare uscente o alcuna prelazione per l'operatore.
La scrivente Amministrazione, cercando di contemperare, nel pieno rispetto della legge, le esigenze delle SS. II., con le disposizioni normative, di valenza comunitaria, introdotte dalla Bolkestein, ha fissato, per uniformità, una data dalla quale far decadere il termine decennale della validità delle concessioni:
  • 03.07.2012: per i titoli autorizzatori aggiornati per conversione, a seguito dell'adozione della D. G. R. n. 32-2642 del 2 aprile 2001;
  • 14.04.2018: per le sole concessioni posteggi nn. 48, 49 e 50 rilasciate il 14.04.2008, successivamente a esperimento bando pubblico.
Si ricorda che l'adozione di eventuali diversi provvedimenti, quali il tacito rinnovo delle concessioni in oggetto, sarà applicata qualora la legge lo consenta alla scadenza dei termini individuati e sopra indicati.
L'ufficio rimane comunque a disposizione per ogni informazione e delucidazione.

Distinti saluti.

San Maurizio C.se, lì 27.04.2010
La Responsabile dell'Area
Daniela SARTORI

Risulta inutile aggiungere commenti alla cosa, c'è solo da rabbrividire alle possibili, future conseguenze di tutto questo e perfino chi ha scritto il documento dimostra di rendersene conto se parla di "importanti elementi di enorme impatto destabilizzante sul commercio ambulante in tutta Italia"...

Vedremo!

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NOVITA' DA FASANO
Genova 26/04/2010

AVA Fasano

 

COMUNICATO STAMPA

A. V. A.  -  FASANO

Resoconto sull'incontro con

l'Amministrazione Comunale

Fasano.

Una delegazione della locale associazione di venditori ambulanti (A.V.A.), ha presenziato all’incontro pubblico, promosso dall’Amministrazione Comunale di Fasano e nella fattispecie dall’assessore alle attività produttive dott. Sergio Pagliara, tenuto all’interno della sala consiliare di Palazzo di città.

L’introduzione del funzionario dell’ufficio delle attività produttive, dott. Giuseppe Carparelli, è incentrato sull’esposizione dei motivi di tale incontro, atti a cogliere i suggerimenti da parte della giunta in carica sulle problematiche da affrontare per migliorare o ottimizzare un settore, quello del commercio, attanagliato dalla ormai cronica crisi, ma anche tasse, abusivismo, mancanza di parcheggi e quant’altro.

L’assessore alle attività produttive ha rilevato quanto importante sia il dialogo diretto con gli interpreti dell’economia locale e che le tematiche sviscerate sarebbero state carico dell’amministrazione comunale quanto prima.

L’intervento dell’Associazione Venditori Ambulanti si è concentrato soprattutto sulla lotta all’abusivismo e sulla disciplina del mercato itinerante sul territorio; inoltre si è chiesta la possibilità di essere dotati, come già nei mercati natalizi, di sacchi neri, adibiti alla raccolta di rifiuti, affinché ci sia un decoro dei posteggi e dei mercati cittadini al termine delle vendite, ancora più minuzioso di quanto non lo sia già; infine si è avuta conferma della dotazione imminente di un area mercatale, al mercatino estivo della domenica pomeriggio a Torre Canne, impegno preso dall’assessore Pagliara fin dal suo insediamento e concretizzato in tempi brevissimi, risolvendo nel contempo il problema parcheggi, visto che la succitata area sarà adibita a parcheggio nei giorni feriali.

In conclusione, si è sottolineato ai presenti quanto sia importante la costituzione di un associazione, prendendoci come esempio e si è messo in risalto come dei portavoce di un gruppo di persone, siano in grado di portare in seno agli organi preposti problematiche idee e suggerimenti.

Ringraziamo nuovamente l’assessore Pagliara per la disponibilità dimostrata concretamente per ogni nostra richiesta e incontro, valutando assieme l’occasione e la fattibilità dei progetti e il dott. Giuseppe Carparelli, il quale ha garantito a tutti i presenti la disponibilità e partecipazione del suo ufficio per le competenze relative al commercio.

 

Il direttivo A.V.A. (Associazione Venditori Ambulanti)

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a cura della Redazione AVAL.
PRIMI EFFETTI DELLA BOLKESTEIN
Genova 25/04/2010

La validità della licenza diventa... annuale?

Cari colleghi,

quello che leggerete non è una barzelletta, ma la realtà dei primi effetti dell'applicazione della Direttiva Bolkestein in quel di Caselle Torinese.

immagine della licenzaimmagine del documento

Qui sopra potete aprire le immagini (leggibili quanto basta per trarne delle conclusioni e nelle quali sono stati evidenziati i punti oggetto della questione) dei due documenti menzionati:

  • a sinistra una copia dell'Autorizzazione alla vendita su Aree Pubbliche in possesso del Titolare, in scadenza il 31/12/2012 e specificatamente rinnovabile;
  • a destra la copia del documento consegnato al Titolare dai Vigili, in cui viene comunicato che la licenza avrà decorrenza dal 01/01/2010 e scadenza non più alla data indicata nel precedente documento, ma in data 31/12/2010; non viene specificato se sarà rinnovabile e, a fronte di tutto quanto esposto finora, la sua validità sarà, quindi, esclusivamente annuale.

Per dovere di cronaca, dello stesso documento si è parlato in questo video tratto dal Profilo Facebook di Daniele Donno:

Il documento menzionato non è un pezzo di antiquariato, ma sicuramente diverrà storico per la sua tempestività nel recepimento della nuova Direttiva Europea: infatti è stato consegnato all'operatore il 19/04/2010 dai Vigili in servizio nel mercato settimanale di piazza Falcone nel comune di Caselle Torinese e mostra chiaramente che per il nostro amico di Rivoli, la licenza in Suo legittimo possesso è stata "declassata" da validità decennale (con rinnovo nel 2012) ad annuale (decorrenza 01/01/2010 - scadenza 31/12/2010), questo senza neanche aver atteso la sua naturale scadenza.

Non sono al corrente se tale "rigiro cartaceo" sia dovuto ad una voltura in seguito ad una vendita, o sia il "primo contatto" di un futuro ripetersi di eventi seriali, ma la questone non cambia le carte in tavola.

Evidentemente, non avendo ancora ben chiare le conseguenze a lungo termine delle leggi/normative esecutive connesse all'applicazione della Direttiva Bolkestein, l'eventuale supposizione di validità annuale e specificatamente del rinnovo "automatico" di queste "nuove" licenze - cosa che, peraltro, non viene espressamente indicata, a differenza che nei modelli precedenti - diventa davvero e solamente una "ottimistica supposizione", proprio perché né i sindacati "politicamente corretti" che queste conseguenze hanno tenuto ben nascoste fino ad ora, né le stesse istituzioni, sciolgono quel velo che rende il tutto così vago e fumoso, in modo da poter risolvere con certezza questo dubbio. 

A Noi "comuni mortali" non è ancora dato sapere se la "supposta" questione legata al rinnovo, che nella sua precedente formula giustificava i sacrifici fatti da tutti per acquistare e mantenere attiva e proficua una licenza per lavorare, fornire un servizio valido alla comunità e produrre reddito e lavoro indotto, rivelerà rispetto per il duro lavoro storicamente svolto da TUTTO IL COMPARTO o se il tutto si trasformerà solamente nella solita, sgradita e insolente "supposta" rifilata con irresponsabilità ad una categoria già in grave crisi.

Voglio solo aggiungere che, per tanto che siano dichiarati positivi gli effetti futuri connessi alla Direttiva Bolkestein da coloro che "NON HANNO MAI LAVORATO E SOFFERTO DIETRO AD UN BANCO, O LA CUI PRIMA FONTE DI REDDITO NON E' IL LAVORARE NEI MERCATI RIONALI", il primo risultato "tangibile" della sua applicazione - tanto per cominciare - è stato quello di causare il blocco totale della dinamicità del mercato delle stesse licenze, con il conseguente crollo del loro valore; e l'effetto "tangibile" è stato il constatare che molti di Noi adesso si ritrovano a pagare un mutuo per l'acquisto di una licenza per un valore che, ad oggi, è di gran lunga superiore al valore effettivo ed attuale della stessa, come se non bastasse la grave crisi economica che tutti quanti stiamo attraversando.

Vi invito a collegarvi sul nostro profilo Facebook (Gruppo Aval) per leggere i contenuti di Daniele Donno e di Narduzzi Giancarlo.

Mauro Lazio

Segretario AVAL

tel. 347.7225514

fax 010. 8631794

e-mail: mauro.lazio@fastwebnet.it

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NUOVA PUNTATA BOLKESTEIN
Genova 25/04/2010

AVAL Facebook comincia a dare i suoi frutti...

Il nostro Gruppo Facebook comincia a far dialogare tra loro gli ambulanti indipendenti e scontenti delle organizzazioni sindacali "politicamente corrette", ovvero schierate, che risiedono  nelle più svariate località d'Italia.

Da questa condivisione di intenti ed esperienze, abbiamo tratto questi video che possono chiarire meglio alcune delle conseguenze che la Direttiva Bolkestein può comportare al nostro comparto.

I video sono stati tratti dai profili Facebook di Nardozzi Giancarlo e Daniele Donno, che hanno aderito al nostro Gruppo.

Non mancate di visitare il nostro Gruppo Facebook, credo proprio che, da qui in avanti, ne vedremo delle belle!.

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FIERA DI S. ZITA
Genova 24/04/2010

thumbnail del pdf da scaricare

La Fiera di S. Zita 2010:

un errore nella tariffa COSAP

Come consuetudine, in occasione dello svolgimento della fiera, il Comune ha provveduto ad inviare i bollettini per il pagamento della Cosap.

Molti colleghi ci hanno segnalato un incremento del costo rispetto al 2009 e come certamente saprete, l’accordo di revisione dei canoni Cosap, a decorrere dal 2010, prevedeva:

  • la divisione delle aree e conseguente applicazione della tariffa, in base alla potenzialità e valutazione commerciale
  • l'abbattimento in percentuale del canone, base 2009

Per un errore di calcolo la tariffa applicata nel 2009 non corrispondeva a quella reale e il Comune di Genova, in considerazione delle cattive condizioni meteo della scorsa edizione, non ha provveduto al recupero della differenza.

Per un semplice controllo, di seguito vi riportiamo alcuni esempi di calcolo:

COSAP Santa Zita edizione 2009

Posteggio: n° 151(via della Libertà) mt. 5,00x3,00 = mq 15,00

Tariffa: € 5,75 x 15,00 = € 86,25 ( pagato € 70,00 )

COSAP Santa Zita edizione 2010

Posteggio: n° 151(via della Libertà) mt. 5,00x3,00 = mq 15,00

Tariffa: € 5,40 x 15,00 = € 81,00

Differenza 2009/2010 - 6%.

 

Per un facile controllo, di seguito riportiamo le percentuali di abbattimento per i canoni 2010 (fiera S.Zita).

 

Via / Piazza
COSAP 2009 (€)
COSAP 2010 (€)
Percentuale
P.zza Paolo da Novi
5,75 5,40 - 6%
Via della Libertà
5,75 5,40 - 6%
Via S. Zita
5,75 4,40 - 24%
Via Bianchi
5,75
4,40
- 24%
Via Siria
5,75
4,40
- 24%
Via Pisacane
5,75
4,40
- 24%
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a cura della Redazione AVAL.
STATE "ABUSANDO" DI NOI...
Genova 24/04/2010

ABUSIVISMO:

ora finalmente se ne parla... seriamente!!!!

Dopo la nostra lettera aperta di febbraio a Prefetto, Questore, Sindaco e vertici dei Vigili e della Guardia di Finanza, in cui si denunciava la preoccupante escalation di presenze di venditori abusivi nei mercati rionali e della pericolosità di alcune situazioni connesse ai loro comportamenti - in special modo riguardo alle loro precipitose "fughe" di massa in mezzo a donne, bambini e persone anziane in occasione dei controlli delle forze dell'ordine - anche i media, finalmente in modo frequente, riportano notizie sulla preoccupante situazione che si è venuta a creare a causa di questo fenomeno.

In particolare, negli articoli qui riportati, si sottolinea che non sono più solo i mercati rionali infra-settimanali ad essere presi di mira dalle organizzazioni malavitose che manovrano centinaia di abusivi - come da noi denunciato - ma oramai anche luoghi turistici come il Porto Antico e Galata sono preda di Magrebini, Cinesi ma soprattutto Centrafricani che "assaltano" i visitatori ed i Genovesi sul Waterfront, offrendo gadget e abbigliamento, in gran parte dai marchi altisonanti ma immancabilmente contraffatti, tutto questo sotto gli occhi di "chi continua a far finta non vedere".

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Ora, prima che sia troppo tardi, è necessario intervenire in modo efficace, anche adottando provvedimenti impopolari - multa da € 200 a chi viene sorpreso a fare acquisti di merce “TAROCCATA“ - naturalmente preceduti da una adeguata campagna d’informazione.

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In altre città sono già stati introdotti alcuni provvedimenti a riguardo (vedi la news del 17/12/2009) ed i risultati si cominciano a vedere.

Naturalmente questi interventi non devono essere “SPOT una tantum“ ma, per essere efficaci, devono durare nel tempo.

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C'È POCO DA STARE ALLEGRI...
Genova 19/04/2010

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Triste primato della nostra Regione.

Triste primato della nostra Regione per quanto riguarda i fallimenti, il doppio della media nazionale (+23% Provincia di Genova, +48%, Regione Liguria).

La nostra Regione è quella che ha l’aumento percentuale maggiore a livello Nazionale. Nel 2009 le imprese che hanno portato i libri in tribunale sono state 119 con un aumento, rispetto al 2008, del +50%.

I dati elaborati dalla Camera di Commercio e raffrontati con quelli Nazionali e Regionali, rilevano una crescita dei fallimenti, nella nostra Regione, pari al doppio della media nazionale, segno evidente delle difficoltà che le nostre imprese stanno attraversando e che, senza una politica di sostegno economico reale, i dati riportati sono destinati a crescere.

Il settore del Commercio detiene il primo posto con 51 fallimenti registrati a Genova e Provincia, seguono a ruota: industria 35, agricoltura 19, trasporti 11.

Analizzando le forme giuridiche che fanno fallimento in provincia di Genova, emerge che le più colpite sono:

  • società a responsabilità limitata (s.r.l.) con 76 fallimenti
  • società in accomandita semplice (s.a.s.) con 20 fallimenti
  • imprese individuali con 12 fallimenti
  • società per azioni (s.p.a.) con 2 soli fallimenti

Non è dato sapere se il commercio su aree pubbliche è interessato al triste primato, ma certamente se non interverranno politiche di rilancio e riqualificazione dei mercati di merci varie e dei mercati coperti, presenti sul territorio, potremmo assistere ad un incremento dei fallimenti con l’inserimento statistico del commercio su aree pubbliche.

Dati pubblicati sul Secolo XIX, Domenica 18 aprile 2010.

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a cura della Redazione AVAL.
DIRETTIVA BOLKESTEIN
Genova 18/04/2010

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La Direttiva Europea "Bolkestein" sul sito

Abbiamo inserito la Direttiva "Bolkestein" in versione integrale sul sito, nell'area Download. A breve cerceremo di "interpretarla" con un linguaggio più "terreno", pubblicando una relazione che ne sottolinei i punti salienti relativi al Commercio su Aree Pubbliche.

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a cura della Redazione AVAL.
RISPOSTA DOVUTA
Genova 14/04/2010

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E’ proprio vero che “non c’è MAI limite al peggio“.

 

Viste le dichiarazioni del Dott. Andrea Dameri (articolo apparso sul Secolo XIX del 10/04/2010, vedi immagine a lato - n.d.r.), attuale direttore di Confesercenti, il Direttivo AVAL (Associazione Venditori Ambulanti Liguri) tiene a precisare quanto segue.

Premesso che la nostra Associazione è stata costituita, con regolare atto, il 28/12/2006 e che la maggioranza dei fondatori erano, sino a poco tempo prima, membri della presidenza Anva–Confesercenti, non avevamo certo la presunzione che la nostra Associazione e/o il nostro Presidente venissero informati sulla Direttiva Bolkestein ma, diversamente, ci sembrava doveroso che la “Categoria“ venisse messa a conoscenza dei contenuti della direttiva che avrebbero interessato anche il commercio su aree pubbliche, evitando, forse, inutili preoccupazioni. 

Ricordiamo al Dott. Andrea Dameri che AVAL prende corpo dopo l’assemblea organizzata presso l’auditorium del Matitone dall’allora Ass.re Mario Margini, convocata per chiarire alcune dichiarazioni a lui attribuite, pubblicate su un quotidiano: “gli ambulanti ... sono una tribù ... ecc. ecc.“.

Assemblea che ha visto, cosa rara, un ampio coinvolgimento degli operatori del commercio su aree pubbliche e durante la quale, al tentativo di fare passerella, i vertici di Confesercenti e Anva - Confesercenti furono costretti a fare scena muta davanti alla plateale contestazione da parte dei partecipanti (AVAL non esisteva ancora).

Considerato che, sempre nel mese di ottobre del 2006, l’allora, attuale e sempiterno Presidente Anva Confesercenti (sarebbe interessante sapere in quale contesto assembleare vengono eletti e rieletti questi signori) in compagnia del suo vice e attuale segretario AVAL, andavano a manifestare, all’allora Presidente Regionale in quel di Savona, il loro dissenso nei confronti dei vertici Confesercenti Genovesi e che comunque l’allora, attuale e sempiterno Presidente Anva-Confesercenti dichiarava esaurita, da li a breve, la sua funzione in quel contesto.

Domanda: nel frattempo cosa è cambiato????

Considerato che, tutte le azioni fin qui poste in atto da Aval sono state finalizzate a far valere rivendicazioni riguardanti: revisione delle tariffe Cosap, abusivismo, festività infrasettimanali, servizi di vigilanza, ricollocazione di alcuni mercati in difficoltà, riscossione, attraverso ticket, delle occupazioni suolo riguardante le spunte ecc., tutti punti rivendicati, da almeno un ventennio e contenute nel famoso “documento programmatico Anva-Confesercenti 2003 - 2006“ presentato alla C.A. dalla nuova presidenza appena eletta, ci viene spontaneo domandare al Dott. Andrea Dameri…..

nel dissociarvi dalle nostre iniziative di protesta “cosa avevate già in tasca“ visto che l’accordo sulla revisione delle tariffe Cosap, ecc. è stato presentato e sottoscritto dopo il “cambio“ di poltrona “Tiezzi - Vassallo“??? 

Per quanto sopra sottolineato al Dott. Andrea Dameri diciamo: “scendi dal pero“ (ci scuserà per il “tu“ confidenziale) con umiltà e rispetto nei confronti di persone che ogni giorno combattono per far quadrare i conti, sempre più in “rosso“ delle loro aziende, per le risposte arroganti, piene di prosopopea, pubblicate.

Certo non neghiamo che alcuni di noi abbiamo tentato l’avventura politica nella campagna elettorale a cui fa riferimento, ma non ci siamo nascosti, "ci abbiamo messo la faccia" con l’unico obbiettivo di fare entrare nelle stanze dei bottoni, Comune e Municipi, persone che provenissero dal nostro comparto, non per "conquistare poltrone" ma bensì per far valere le ragioni delle nostre imprese che, continuamente dovevano subire le decisioni che “altri prendevano sulla nostra pelle“ senza alcuna cognizione ma con la semplice logica del “soprammobile“ che, quando non piace più, si sposta semplicemente da un’altra parte.

Ammettiamo, ma non ce ne vergogniamo, che quell’esperienza è stata perlomeno “imprudente e/o male impostata“ ma sfidiamo chiunque a dimostrare la dipendenza di AVAL da partiti e/o correnti politiche a differenza di chi palesemente con azioni e comportamenti dimostra ogni giorno da che parte è schierato politicamente, ostentando spudoratamente la propria autonomia e indipendenza politica, non avendo il coraggio e il pudore di dichiararla apertamente. Citando un vecchio proverbio popolare, (dialetto spezino):

”Er merlo ch'i disa ar corvo: come t'ei negro!"

(Il merlo che dice al corvo: come sei nero!) 

Per quanto riguarda l’unità della categoria, al Dott. Andrea Dameri ricordiamo i numeri, che sono sempre a disposizione qualora volesse verificarli, delle imprese del Commercio su Aree Pubbliche Genovesi che aderiscono ad AVAL, a dimostrazione di una ritrovata, incontestabile unità del comparto.

Sempre al Dott. Andrea Dameri, ricordandogli di scendere dal pero, diciamo: “vieni sui mercati, confrontati con gli operatori, cerca il consenso per il lavoro sindacale che state svolgendo“ sperando ... di riportare alla stalla i buoi che sono fuggiti da quella porta sempre aperta

Provi, il Dott. Andrea Dameri, a giustificare il loro silenzio nel momento in cui AVAL prendeva corpo adducendo come scusa che: “non volevano interferire“ sperando che AVAL fosse soltanto un “fuoco di paglia“, una fiammata che brucia velocemente senza lasciare traccia. Chi vivrà vedrà

Inoltre, qualora il Dott. Andrea Dameri fosse disponibile, siamo sempre pronti, lo ribadiamo, a un contraddittorio pubblico sulle argomentazioni sopra esposte e comunque, non possiamo esimerci dal complimentarci con lui per la rapida scalata ai vertici di Confesercenti e per la conquista, altrettanto rapida, di una prestigiosa “poltrona“, in Camera di Commercio. 

Il Direttivo Aval,

Giuseppe Occhiuto, Barbara Pizzi, Mauro Lazio, Sonia Calà, Laura Spaghetti, Riccardo Capuana, Roberto Costa, Giovanni Vattuone, Francesco Marchese.

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Genova 28/03/2010

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SENZA VERGOGNA...
Genova 28/03/2010

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C'È CHI SA SEMPRE TUTTO...

In riferimento alle dichiarazioni del Direttore Confesercenti dott. Andrea Dameri (Secolo XIX 25-­‐03-­‐2010 pag.34) sono doverose, per correttezza d’informazione, alcune precisazioni.

 

Direttiva Bolkestein... “ne sanno poco o nulla


 Prendiamo atto ma….

...visto che “loro sapevano“ come mai hanno atteso tre anni - 29 ottobre 2009 - per presentare un documento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri contenente le “loro osservazionI“?

Come mai dal 2006 al 2009 visto che “loro sapevano“, non hanno informato la categoria sui contenuti della direttiva e degli effetti che il recepimento da parte degli stati membri avrebbe comportato al commercio su aree pubbliche, su tutto il territorio nazionale?

Visto che ”loro sapevano“ perché, nel momento in cui si è diffusa la notizia che la “X^ Commissione Attività Produttive“ si sarebbe riunita per ottemperare a quanto previsto dalla direttiva Bolkestein, non si sono adoperati per informare e tranquillizzare gli operatori ma, diversamente, dichiaravano che "si sarebbero aperte, per il comparto, opportunità inaspettate" (Sole 24 ore)?

Visto che “loro sapevano“, quali sono e perché non sono state tempestivamente diffuse le “opportunità“ per le nostre imprese - forse la possibilità di poter costituire s:r.l. ? - non spiegandone i costi e, comunque, visto che non abbiamo frequentato le “scuole alte“ spiegare fra “costi e benefici“ qual’era la strada migliore da percorrere?

Visto che “loro sapevano“, perché nel momento in cui si è diffusa la notizia della imminente discussione della direttiva Bolkestein, delle preoccupazioni e malumori della categoria, si sono limitati a convocare un’assemblea in quel di Sestri Levante e non, come sarebbe stato più logico, in un contesto più ampio, Regionale e/o Provinciale, per informare e tranquillizzare la più ampia platea di interessati e, forse, scongiurare le manifestazioni di protesta ?

Come mai, visto che “loro sanno“, AVAL è l’unica Associazione che, a far data 25 marzo 2010 è in possesso del testo integrale D.Lgs 171, licenziato dal Governo in data 19/03/2010, mentre "loro che sanno“ sono ancora in attesa di leggerne i contenuti?

Sarebbe interessante far sapere cosa ne pensano ad esempio, sul mantenimento nel decreto, dell’ingresso delle “Società di Capitali e Coop“ (art. 69 del D.lgs) nel comparto “commercio su aree pubbliche“.

Visto che “loro sanno“ ci spieghino i vantaggi per le nostre piccole imprese: siamo qui per apprendere!

Immaginedell'articolo

(L'articolo del Secolo XIX richiamato nel documento)

Visto che “loro sanno“ spieghino come mai, quelle “porte sempre aperte“ sono servite unicamente a fare fuggire la categoria, a fare ”dimettere“ - ottobre 2006 - i 9/10 della presidenza Anva-­‐Confesercenti con il conseguente azzeramento della medesima!

Visto che “loro sanno“ come mai, dal 2006, non si è fatto nulla per recuperare il consenso degli operatori?

Visto che “loro sanno“, come mai AVAL nei primi tre anni di vita ha conquistato il consenso e l’adesione di 405 operatori del commercio su aree pubbliche, merci varie e di recente, anche gli operatori dei mercati coperti ?

Visto che “loro sanno“ perché si sono sempre e pubblicamente dissociati dalle nostre manifestazioni che rivendicavano i contenuti del famoso “documento programmatico 2003 -­ 2006“ di cui, in qualità di vice presidente Anva-­‐Confesercenti, ne sono stato l’estensore (ne conservo copia originale) e che riguardavano, guarda caso, le nostre attuali rivendicazioni: revisione delle tariffe Cosap, l’eliminazione delle festività infrasettimanali, la lotta all’abusivismo, il miglioramento del servizio di vigilanza, il ricollocamento del mercato di Sestri Ponente, il rilancio e la riqualificazione dei mercati di merci varie e che, visto il perdurante silenzio, si annunciavano inutilmente, l’apertura di “vertenze sindacali“ di cui non vi è traccia e/o riscontro in termini di risultati tangibili?

Infine la "nostra strumentalizzazione“ delle iniziative di protesta...

SU UNA COSA NON ABBIAMO TIMORE DI ESSERE SMENTITI: NON SIAMO E MAI LO SAREMO, SUDDITI O SUPINI DI NESSUNO!

Nonostante fin dai primi momenti della nostra costituzione da più parti siamo stati “tirati per la giacca“ abbiamo ribadito il diritto e la volontà di mantenere la nostra autonomia sindacale e/o politica. Il direttivo AVAL, composto esclusivamente da operatori del nostro comparto, hanno messo a disposizione, per il progetto AVAL, faccia, tempo e risorse finanziarie proprie, senza secondi fini quali conquista di poltrone e/o carriera politica.

Unico e comune obbiettivo è quello di “dare dignità al nostro lavoro, sicurezza alle nostre famiglie e un servizio migliore alla nostra clentela“.

Naturalmente non possiamo dimenticare il lavoro svolto dal nostro Assessore Giovanni Vassallo, al quale va il merito di aver presentato, a "soli quindici giorni" dal suo insediamento, una proposta di revisione organica delle tariffe Cosap, che ha riguardato non soltanto il “commercio su aree pubbliche“ ma tutti i soggetti che operano sul suolo pubblico. Proposta immediatamente condivisa e sottoscritta delle parti, a Giovanni Vassallo il nostro grazie !!!

Naturalmente su quanto sopra esposto siamo disponibili, fin d’ora, ad un contraddittorio pubblico.

Genova 26 marzo 2010.

Il segretario AVAL Lazio Mauro

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MA QUANTI SIAMO!
Genova 22/03/2010

Logo dell'AVAL

MANIFESTAZIONE DEL 22 MARZO
ANTI BOLKESTEIN

Anteprima...

Il lungo serpentone degli Ambulanti genovesi non si è ancora del tutto sciolto, ma la partecipazione alla manifestazione organizzata da AVAL è stata tale e l'importanza dei motivi che ci hanno portato a scendere in piazza è così profondamente sentita che vale la pena anticipare qualche notizia e inserire alcune foto del corteo.

Immagine della manifestazione

Immagine della manifestazione

Immagine della manifestazione

Immagine della manifestazione

Le prime stime (udite, udite!) parlano di almeno 500 (cinquecento) automezzi, tra cui si potevano distinguere non solo operatori Italiani, ma anche Cinesi, Nord-Africani e Sud-Americani.

Immagine della manifestazione

Immagine della manifestazione

Immagine della manifestazione.

Questa volta la Categoria ha compreso l'importanza della posta in gioco ed ha reagito compatta come non mai; inoltre AVAL è riuscita a fare senza tante parole quello che chi da sempre getta troppe parole al vento SI GUARDA BENE DAL FARE per non "disturbare il conducente"!!!

Gli altri sindacati dove sono??

QUESTO È SOLO L'INIZIO!

SE CONTINUEREMO AD ESSERE COMPATTI

E FIERI DI NOI E DEL NOSTRO LAVORO

LA NOSTRA VOCE SARÀ FORTE COME

LE NOSTRE RAGIONI!

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COMINCIA LA LOTTA
Genova 19/03/2010

PRIMA INIZIATIVA ANTI GENOCIDIO

 

Immagine del volantino

 

  • AZZERAMENTO DELLE CONCESSIONI DECENNALI, ALLA SCADENZA RITORNANO AI COMUNI
  • INSERIMENTO DELLE SOCIETA’ DI CAPITALI (vedi Grande Distribuzione)
  • MIGLIAIA DI PICCOLE ATTIVITA’ COMMERCIALI DESTINATE ALLA CHIUSURA
  • ASTE DELLE CONCESSIONI DI POSTEGGIO E/O AREE PUBBLICHE SENZA ALCUN RISPETTO DEGLI INVESTIMENTI FATTI DAGLI OPERATORI, DEI DIRITTI ACQUISITI

 

IL LAVORO E’ UN TUO DIRITTO……..DIFENDERLO E’ UN TUO DOVERE

LUNEDI’ 22 MARZO 2010 ore 15,00 MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO L’APPLICAZIONE DELLA

“BOLKESTEIN“

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ANCORA BOLKESTEIN
Genova 18/03/2010

Foto del Presidente AVAL

INTERVISTA AL NOSTRO PRESIDENTE SU

ilsecoloxxi.wordpress.com

 

La situazione generale del Commercio Ambulante e i timori derivanti dall'irresponsabile direttiva Europea.

 

Il nostro Comparto e - in generale - tutta la piccola imprenditoria commerciale, sta vivendo una delle peggiori crisi di sempre, se non la peggiore in assoluto.

A dirlo sembra una banalità, ma la cosa grave e realmente insolita presente in questa crisi, è che ogni giorno vengono aggiunti ostacoli - provenienti da ogni parte, anche le più impensabili - dall'impatto devastante su tutto quello che riguarda le nostre reali "aspettative future".

Se tutto ciò non fosse davvero parte della "realtà" che stiamo vivendo, si potrebbe pensare di avere sotto mano una delle trame tragi-comiche dei film in cui prendevano vita i personaggi di Alberto Sordi o Paolo Villaggio ma, purtroppo, così non è.

Nell'intervista, il Presidente dell'AVAL, Giuseppe Occhiuto, affronta l'argomento della Direttiva Europea 2006/123 CE, conosciuta con il nome del Commissario Europeo che ne ha curato e sostenuto la realizzazione, Frits Bolkestein, andando a fondo sulle conseguenze della sua eventuale applicazione, ma svela anche quali siano i veri motivi che hanno messo in ginocchio il piccolo commercio, analizzando quali siano i soggetti che ottengano un reale vantaggio da questo gioco allo sfascio e quindi chi si trovi realmente a "manovrarne" la regia.

Prestate molta attenzione all'articolo perché mostra la gravità della situazione, specie in previsione futura.

È inutile dire che seguiranno presto novità importanti su iniziative adeguate a reagire con forza a tutto questo, peraltro messe già in cantiere da AVAL, quindi non smettete di seguire le news del sito.

Siamo tanti, siamo più forti persino di quello che immaginavamo all'inizio della nostra storia e la NOSTRA forza è proprio la NOSTRA e VOSTRA più grande e inappellabile ragione:

il diritto alla dignità del NOSTRO lavoro!

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a cura della Redazione AVAL.
IL MOSTRO DI BOLKESTEIN
Genova 15/03/2010

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"BOLKESTEIN" OVVERO

LA CILIEGINA SULLA TORTA...

La Xˆ Commissione Attività Produttive della Camera sta decidendo il recepimento della direttiva 2006/123/CE del Consiglio Europeo del 12/12/2006 relativa ai servizi del mercato interno, cosidetta “Bolkestein“, passo obbligato per non incorrere in sanzioni.

La direttiva prevede, tra le altre cose, che le società di capitali potranno esercitare il “commercio ambulante“, cosa che oggi è vietata proprio a tutela delle attività per lo più a conduzione familiare, le quali non potrebbero sopravvivere in competizione con colossi economici.

Questa direttiva, se recepita senza opportuni correttivi, porterà alla scomparsa di centinaia di migliaia di piccole attività tuistiche e commerciali.

Le disposizioni contenute nello schema di Decreto Legislativo in oggetto, produrrebbero gravi conseguenze all’interno di un settore che comprende oltre 160.000 microimprese, quasi tutte a conduzione familiare. Il sistema normativo delineato dallo schema di Decreto, presenta infatti contenuti radicalmente innovativi rispetto all’attuale disciplina statale e regionale del settore e comporterebbe una modificazione sostanziale delle regole e del tessuto economico di riferimento.

La direttiva prevede inoltre la rimozione di qualsiasi impedimento al libero accesso alle attività economiche quali: licenze (oggi presupposto indispensabile, anche come selezione professionale) e prevede inoltre (udite, udite) che le concession di ocupazione dei suolo pubblico alla loro scadenza tornino all’ente che le ha concesse, abolendo di fatto la loro rinnovabilità automatica, come avviene da sempre.

Se il decreto “Bolkestein“ venisse introdotto le conseguenze sarebbero drammatiche: centinaia di migliaia di piccole attività commerciali e turistiche dovranno inevitabilmente “chiudere“, concessioni di posteggio e/o aree pubbliche all’asta senza alcun rispetto dei diritti acquisiti dagli stessi, spesso ereditati dalle generazioni precedenti, e quindi la scomparsa dei mercati che da secoli esistono , animano le nostre città e paesi e danno lavoro a centinaia di migliaia di famiglie. Chi avesse voglia di capire da dove nascono queste scelte “iperliberiste“ è sufficiente andare a leggersi il D.Lgs. 114/98 e vedere chi le ha introdotte. La loro promessa era quella di dare a tutti la possibilità di svolgere un’attività autonoma, ma a posteriori si è rivelato un fallimento, perché uniche ad averne beneficiato sono state le multinazionali (la grande distribuzione).

Naturalmente i potentati economici saranno riconoscenti a chi li ha favoriti, molto meno coloro che, a causa di queste scelte sciagurate, perderanno il proprio lavoro. Per questi motivi da questo momento il “commercio su areee pubbliche“ dovrà mobilitarsi e essere pronto (se occorre) a scendere in piazza per sollecitare la politica a farsi portavoce presso il Governo Nazionale, affinché siano tenute in conto le esigenze e i diritti di tutte le attività a conduzione familiare, ambulanti compresi.

Naturalmente AVAL non esiterà a chiamare a raccolta la categoria con iniziative anche a carattere REGIONALE e/o NAZIONALE.

NO !!!! ALLA DISTRUZIONE DEI MERCATI AMBULANTI

E DELLE AZIENDE FAMILIARI!!

NO !!!! ALLA DIRETTIVA EUROPEA!

ECCO LA…… CILIEGINA SULLA TORTA!!

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a cura della Redazione AVAL.
CONTROLLI E VOUCHER
Genova 13/03/2010

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CONTROLLI ISPETTORATO DEL LAVORO

Da notizie che provengono dai colleghi, sono in atto da parte dell’Ispettorato del Lavoro controlli finalizzati alla verifica della regolarità di assunzione dei dipendenti e/o collaboratori.

Come certamente saprete, le sanzioni, per chi viene trovato con personale non in regola, sono particolarmente pesanti. Per ovviare a tale situazione recentemente è data possibilità, a chi si trovasse nella condizione di dover assumere temporaneamente del personale, di optare per una soluzione più elastica, i “voucher“.

I “voucher“ sono certificati a cui corrisponde un determinato valore e rappresentano una modalità di prestazione lavorativa introdotta con la legge Biagi per la gestione del lavoro occasionale di tipo accessorio e garantiscono, oltre la retribuzione, anche le coperture previdenziali, INAIL - INPS e dà diritto all’accantonamento che è completamente cumulabile con i trattamenti pensionistici.

Possono far ricorso al lavoro accessorio tutti i datori di lavoro operanti nel settore del commercio e del turismo. Il datore di lavoro può acquistare presso le sedi degli istituti di previdenza i “buoni lavoro“ in tagli da 10,20,50 euro.

Il 75% del “buono lavoro“ rappresenta la retribuzione del lavoratore, mentre il rimanente 25% rappresenta la quota contributi previdenziali INPS e INAIL.

Possono essere riscossi dai lavoratori negli uffici postali di tutto il territorio nazionale e il reddito non deve essere dichiarato essendo tassato alla fonte.

Gli obblighi:

il datore di lavoro deve comunicare agli enti previdenziali, prima dell’inizio della prestazione, i suoi dati anagrafici e quelli del lavoratore, il luogo e il periodo di prestazione inoltre, i lavoratori non possono svolgere attività di lavoro oltre i 10.000 euro nell’anno solare mentre, nel caso di cassaintegrati o lavoratori in mobilità, il limite è di 3.000 euro annui.

Per completezza d’informazione consigliamo di rivolgersi ai propri consulenti o direttamente alla Sede INPS - INAIL.

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a cura della Redazione AVAL.
RETTIFICA A NEWS  DEL 7/12/2009
Genova 13/03/2010

Stemma del Comune di Campomorone

NESSUNO E' PERFETTO...

L' articolo del 7/12/2009, titolato "Avviso ai naviganti", è rimasto associato erroneamente e per molto tempo al Comune di Campomorone, pur se palesemente riferito (nei suoi precedenti ed erronei contenuti) ad una situazione del ponente genovese.

In realtà, l'orientamento previsto del contenuto doveva servire a sensibilizzare ulteriormente gli operatori dei Mercati genovesi, riguardo al problema della pulizia delle aree destinate ai Mercati infra-settimanali della nostra Città e della Provincia di Genova che, troppo spesso (e purtroppo in alcuni casi la cosa trova tutt'ora riscontro), venivano lasciate in condizioni inaccettabili alla fine delle operazioni di chiusura dei banchi.

Va sottolineato che la stragrande maggioranza degli ambulanti genovesi non erano e non sono causa di questo sgradevole inconveniente, ma proprio per come si svolge naturalmente questo tipo di attività e vuoi anche per la densità degli operatori distribuiti sule varie aree commerciali all'aperto, bastano pochi maleducati - e magari in aggiunta una giornata di vento - che il danno diventa palesemente visibile e invadente, finendo spesso per coinvolgere tutta l'area occupata in precedenza da tutti gli operatori (basti pensare ai sacchetti di plastica...), compresi quelli che eseguono regolarmente le operazioni di chiusura in modo educato e "civile".

Riferendoci a quello specifico articolo, ci erano pervenute molte segnalazioni in tal senso dalle Autorità preposte al controllo del territorio di numerose zone del Comune e della Provincia di Genova, le quali cortesemente avevano chiesto a tutte le Associazioni di Categoria di informare di questo gli operatori, sollecitandoli a mantenere vivo il comune senso civico e la comune volontà a collaborare con gli Operatori Comunali delle Delegazioni e dei Comuni periferici che ospitavano i vari Mercati coinvolti.

Era comunque sottolineato che se a tale richiesta non fosse stato dato seguito con risultati positivi e tangibili entro breve tempo, questa sarebbe stata solo il preludio alla successiva fase sanzionatoria che, nei casi più gravi, comporta il ritiro della Licenza per gli operatori colti nel non ottemperare ai relativi obblighi, questi sanciti all'interno del Regolamento Comunale.

In questa occasione rinnoviamo l'invito alla Categoria a non dimenticare il rispetto per tutti coloro che VIVONO nelle aree che OSPITANO i Mercati e gli Ambulanti Genovesi durante la loro attività, sottolineando che se ciò avviene e ci è permesso, è proprio a discapito di innegabili e comprensibili disagi di cui i RESIDENTI - loro malgrado - si fanno già carico.

Ricordando che se è pur giusto e inoppugnabile il DOVERE a chiedere a gran voce il RISPETTO per i DIRITTI della Nostra Categoria, questa ha però il DOVERE di DARE L'ESEMPIO NELL'AVERE SEMPRE IL MASSIMO RISPETTO PER I DIRITTI DEGLI ALTRI, e a maggior ragione dei diritti di coloro che ci ospitano proprio sotto la loro casa.

Ci scusiamo con il Comune di Campomorone per l'inconveniente occorso e ringraziamo il Comandante della Locale Polizia Municipale Marco Basso per la segnalazione inviataci.

La Redazione AVAL.

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a cura della Redazione AVAL.
NOVITA' A FASANO
Genova 08/03/2010

AVA Fasano

 

COMUNICATO STAMPA

A. V. A.  -  FASANO

Resoconto sull'incontro con le Istituzioni

Fasano.

Venerdi 5 Marzo 2010 alle 18,30 all’interno di “Palazzo Pezzolla” a Fasano, c’è stato un incontro tra l’A.V.A., associazione al cui interno confluiscono gli ambulanti fasanesi e l’Amministrazione Comunale nella persona del Dott. Sergio Pagliara, assessore alle attività produttive e Bebè Anglani assessore al turismo, all’attenzione dei quali è stato posta l’organizzazione dei mercatini estivi di Torre Canne e Savelletri e tutte le problematiche e i contenuti inerenti il commercio su aree pubbliche.

Dapprima c’è stata un introduzione degli argomenti da trattare tra cui la nuova area mercatale che sorgerà a Torre Canne e la conferma in toto dei banchi in Lungomare Nazario Sauro, a Savelletri, dove gli ambulanti svolgono la loro attività da due anni in seguito ad un primo spostamento dovuto ai lavori di arredo urbano che hanno interessato la località balneare. L’assessore Pagliara ha confermato la volontà dell’Amministrazione Comunale in carica di attrezzare a Torre Canne un area mercatale adatta a tutte le esigenze dei venditori ambulanti con annessi servizi igienici, punti luce atti ad eliminare i gas dei scarico dei generatori e, un vigilie urbano di riferimento a cui rivolgersi quando sorgono dei problemi legati alle più basilari norme del rispetto della legalità, su questo, per bocca di tutti gli organi di controllo preposti, non ci sarà la benché minima tolleranza.

La nuova zona polivalente, la quale funzionerà da parcheggio nei giorni festivi e mercato settimanale la domenica, sorgerà nei pressi di Via Messina è verrà affittata dal Comune di Fasano per i prossimi cinque anni, si spera sia pronta per giugno, nel frattempo l’esercizio della vendita delle merci continuerà nelle aree occupate negli anni passati.

Il mercato di Savelletri, verrà anch’esso dotato di un agente di polizia municipale preposto all’ordine e al controllo di tutti gli operatori aventi diritto all’occupazione del suola pubblico previo pagamento e ritiro dell’autorizzazione dell’occupazione dello stesso. Verranno stilate dettagliate relazioni in merito allo svolgimento e alla regolarità di tutti i mercati del territorio fasanese, entro la fine della settimana prossima, i mercati settimanali di Montalbano del lunedì, Fasano del Mercoledì, Pezze di Greco del venerdì e i mercatini estivi di Torre Canne e Savelletri, avranno il loro vigile di riferimento al quale tutti gli operatori potranno indirizzarsi.

L’associazione degli ambulanti ha inoltre proposto, in concerto con tutti gli operatori commerciali, una serie di iniziative atte a coinvolgere le popolose frazioni balneari in eventi di spettacolo come veicolo turistico affinché si dia un impronta, come avvenuto nei mercatini natalizi, di unione di intenti tra ambulanti, amministrazione e cittadini.

A fine serata, è stato stabilito che:chiunque abbia a cuore problemi o proposte, i rappresentanti dell’ A.V.A. sono a disposizione prima dei colleghi e poi degli organi preposti, affinché vi sia sempre una proficua collaborazione,difatti gli assessori hanno demandato i responsabili dell’associazione come veicolo comunicativo tra i due enti.

Gli ambulanti hanno il diritto di sentirsi una risorsa del paese e il dovere di meritarselo.

A.V.A. (Associazione Venditori Ambulanti)

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a cura della Redazione AVAL.
REVISIONE COSAP
Genova 22/02/2010

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REVISIONE TARIFFE COSAP

il primo risultato tangibile dopo

20 anni   per “Mercati e Fiere"

Cari colleghi, come certamente avrete avuto modo di verificare, il 2010 inizia finalmente, con una NOVITA' POSITIVA: la revisione, al ribasso, delle tariffe del Canone di Occupazione Suolo Pubblico (Cosap).

La nuova tariffazione ha interessato tutti i settori del nostro comparto, Fiere, Mercati (settimanali e bisettimanali) e Spunte. Un risultato questo, non dovuto al caso ma e soprattutto, all’impegno e alla determinazione della nostra “Associazione“ che, caparbiamente, senza guardare di che colore politico fosse il “Manovratore“, ha avuto il coraggio di far valere le ragioni di chi, da almeno un ventennio, è stato colpevolmente abbandonato al proprio destino. Riteniamo quello ottenuto, un risultato importante ma non deve essere l’unico.

Come abbiamo già avuto modo di dire "abbiamo vinto una Battaglia ma la Guerra è ancora lunga!“. Per questo motivo, per rendere efficace la nostra azione e far valere le nostre ragioni, è di vitale importanza continuare a rafforzare AVAL, aumentando il numero dei suoi iscritti.

Dobbiamo fare capire alle istituzioni che siamo una “Forza. Per questo abbiamo bisogno del sostegno di tutti, anche critico, ma con un’unico obbiettivo: “Difendere e Valorizzare“ il nostro lavoro.

Per questo motivo è di estrema importanza la partecipazione di tutti alla prossima Assemblea convocata per: Martedi 2 Marzo 2010 ore 15,00 presso la sala auditorium del Matitone.

NON MANCATE!!!

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a cura della Redazione AVAL.
ASSEMBLEA SOCI AVAL
Genova 22/02/2010

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ASSEMBLEA SOCI AVAL

Martedi 2 Marzo 2010 ore 15:00

Presso la sala Auditorium Matitone

(via di Francia 1)

 

All'assemblea, sarà presente per un breve saluto l’Assessore Giovanni Vassallo. Per questo e data l'importanza degli argomenti, si raccomanda la massima partecipazione e puntualità. L'ordine del giorno sarà il seguente:

  • Approvazione del bilancio consuntivo 2009
  • Approvazione del bilancio preventivo 2010
  • Verifica accordo COSAP (fiere e mercati)
  • Attività AVAL 2009 e Obiettivi 2010
  • Presentazione AVAL Alimentari (mercato coperto di Terralba)
  • Varie ed eventuali

Ricordiamo che hanno diritto al voto gli associati in regola con il pagamento della quota associativa.

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a cura della Redazione AVAL.
REVISIONE COSAP
Genova 06/02/2010

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FIERA S. AGATA 2010

PRIMO RISULTATO TANGIBILE:

"REVISIONE COSAP FIERE"

 

Cari colleghi, avrete certamente notato che, dalla presente edizione della fiera di S.Agata, la tariffa Cosap applicata per lo svolgimento delle "FIERE" che si svolgono nel Comune di Genova, è stata sensibilmente ridotta.

La percentuale di abbattimento, che nella media percentuale è stata considerevole, ha tenuto conto di un parametro importante: la localizzazione commerciale. Infatti, le aree sono state suddivise in tabelle che hanno tenuto conto anche del "valore commerciale" del sito e conseguentemente alcune, ritenute meno appetibili, hanno beneficiato di un abbattimento maggiore, rispetto ad altre ritenute "commercialmente" più valide.

Questo risultato non è stato "occasionale", ma frutto di un impegno della nostra associazione AVAL che, a differenza di altre forse più altolocate, dal momento della sua costituzione ha preso un impegno preciso verso la categoria del "commercio su aree pubbliche": quello di vedere riconosciuti i propri diritti di imprese e di lavoratori, spesso dimenticati.

Proprio il capitolo "Cosap" ci ha visti impegnati nel corso del 2009 in iniziative e manifestazioni, criticate da coloro che a parole da sempre si sono eletti paladini dei nostri diritti, ma che, di fatto, non hanno mai fatto altro che stare attenti a non creare problemi al manovratore (le istituzioni), contribuendo così a far lievitare i costi delle occupazioni suolo e ad aumentare il continuo degrado e abbandono del nostro comparto.

Quello che oggi vogliamo sottolineare è il primo risultato " tangibile " a beneficio esclusivo della nostra categoria a dimostrazione che con la volontà, l'impegno e la partecipazione di tutti, i risultati si possono e si devono ottenere. Per questi motivi non chiediamo la beatificazione ma la partecipazione attiva e il sostegno di tutta la categoria nei confronti di AVAL.

Non ci resta altro che augurare a tutti:

"BUON LAVORO !"

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a cura della Redazione AVAL.
DURC CHIAREZZA  UFFICIALE
Genova 06/02/2010

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DURC, finalmente.....

un po'di chiarezza!!!!!

 

Non è nostra abitudine diffondere notizie e/o informazioni che non abbiano riscontri ufficiali da parte delle istituzioni. In materia di DURC, le notizie sino ad oggi diffuse sono state le piu disparate e di fatto hanno creato grande confusione fra gli operatori che ancora oggi non sanno bene cosa fare.

Da informazioni raccolte fra gli operatori, risulta che, in ambito REGIONALE, alcuni comuni richiedono il DURC mentre altri non lo richiedono se non in parte o per alcune situazioni particolari - vedi sub ingressi - ecc.

In questo stato di cose era inevitabile la confusione e per questo motivo abbiamo chiesto chiarimenti alla Regione Liguria e una risposta "ufficiale" al quesito: "DURC si o DURC no?"

La risposta è arrivata direttamente proprio dalla Regione Liguria, è UNICA e UFFICIALE, con valenza su tutto il territorio Regionale e qui sotto ne è riportato uno stralcio, contenente i passaggi più significativi:

"... la Regione Liguria, nell'ambito dell'esercizio della propria competenza esclusiva in materia di commercio, .... poiché la questione emarginata .... lo Stato afferma rientrare "nell'ambito della potestà normativa in materia di disciplina delle attività economiche", ritiene che, al momento ed in attesa di effettuare il citato approfondimento, il rilascio delle autorizzazioni per il commercio su aree pubbliche non debba essere subordinato alla presentazione del DURC .... da parte del richiedente, né i Comuni possono assoggettare l'efficacia di dette autorizzazioni alla sussistenza del DURC in capo ai rispettivi titolari."

(Il documento completo è consultabile tramite il collegamento sull' immagine a fianco titolo)

 

Riteniamo questo sia l’unico modo per INFORMARE correttamente la categoria.

Scarica il pdf della news

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a cura della Redazione AVAL.
A QUANDO LA LEGALITA'?
Genova31/01/2010

immagine volantino

LETTERA APERTA AI RESPONSABILI DELLA LOTTA ALL'ABUSIVISMO

 (tra paradossi reali e ipocrisie legalizzate)

 

Al Prefetto di Genova Dott. Francesco Antonio Musolino

e p.c

Al Procuratore della Repubblica di Genova Dott. Francesco Lalla
procura.genova@giustizia.it

Al Sindaco del Comune di Genova Prof.ssa Marta Vincenzi
gabsindaco@comune.genova.it

All’ Ass.re al Commercio del Comune di Genova Dott. Giovanni Vassallo
asseconomiche@comune.genova.it

All’Ass.re alla Sicurezza del Comune di Genova Dott. Francesco Scidone
asscittasicura@comune.genova.it

Al Questore di Genova Dott. Filippo Piritore
urp.ge@poliziadistato.it

Al Comandante Polizia Municipale Dott. Roberto Mangiardi

Al Comando Regionale Liguria Guardia di Finanza

Al Comando Provinciale Carabinieri Genova

Loro sedi

 

Genova, 1 febbraio 2010

Prot. 03/2010

Oggetto: Abusivismo Commerciale su Aree Pubbliche e problematiche connesse 

Con la presente desideriamo porre alla Vs attenzione, per competenze, la situazione divenuta insostenibile, del fenomeno dell’abusivismo commerciale “all’interno delle aree dei mercati rionali di merci varie“ presenti nel Comune di Genova.

Il commercio su Aree Pubbliche, è inutile nasconderlo, sta attraversando un momento di grave difficoltà economica (come del resto tutto il comparto del commercio) che determina una contrazione dei consumi, accentuando l’esasperazione degli operatori davanti ad un fenomeno in continua evoluzione e che sembra diventato inarrestabile e incontrollabile. Il quadro del fenomeno è preoccupante; in concomitanza dello svolgimento dei mercati settimanali e bisettimanali, fiere e manifestazioni varie, s’inseriscono gruppi di extracomunitari ben organizzati, che pongono in vendita merce palesemente contraffatta ma anche di buona fattura, in totale spregio di ogni norma amministrativa e fiscale.

A differenza del passato, quando la loro presenza era composta da singoli individui che occupavano spazi ridotti e con scarsa mercanzia, oggi si formano gruppi che uniscono la merce in un unico spazio con compiti ben precisi: alcuni si dedicano alla vendita della merce altri, armati di telefonini, fungono da palo per informare sugli interventi da parte delle vigilanza. In tal caso assistiamo a fughe precipitose che spesso sono causa di danni a persone che abitualmente frequentano i mercati e le fiere. Le conseguenze di questi fatti sono che i mercati rionali, da sempre considerati luoghi di aggregazione e socializzazione, diventino luoghi da evitare, per la pericolosità che si manifesta in questi luoghi, recentemente si è arrivati anche allo scontro fisico con gli operatori regolari e la vigilanza.

La situazione diventa poi paradossale quando si sottopongono a controlli operatori regolari e si lasciano operare indisturbati gli irregolari che, è bene ricordarlo, non essendo in possesso di alcuna autorizzazione amministrativa:

  • NON PAGANO IL CANONE DI OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO - COSAP
  • EVADONO I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI, INPS e INAIL
  • MANCATA EMISSIONE DI SCONTRINI e/o RICEVUTE FISCALI
  • EVASIONE IVA E IMPOSTE DIRETTE e INDIRETTE
  • VENDITA DI MERCE CONTRAFFATTA

elementi che di fatto, costituiscono una palese forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori regolari, anche loro “connazionali“ che, provvisti di regolare autorizzazione amministrativa, devono obbligatoriamente adempiere al loro dovere di contribuenti.

Naturalmente siamo consapevoli che, visto il numero dei mercati di merci varie, trentasei, fra settimanali e bisettimanali, presenti nel Comune di Genova, le forze messe in campo dall’Amministrazione Comunale, sono insufficienti per arginare un fenomeno in continua evoluzione e che, senza l’apporto d’interventi coordinati fra Polizia Municipale, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Carabinieri, difficilmente si potrà contrastare il fenomeno, aggravando così il grado d’intolleranza verso questo tipo di attività illecita.

Per i motivi sopra esposti siamo a chiedere un incontro urgente al fine di concordare iniziative condivise per riportare la sicurezza e la legalità sui nostri mercati.

In attesa di un gradito cenno di riscontro e disponibili a un sereno confronto sui temi esposti, l’occasione ci è gradita per porgere i più cordiali saluti.

Il presidente AVAL Giuseppe Occhiuto

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a cura della Redazione AVAL.
MERCATO COPERTO TERRALBA
Genova 31/01/2010

immagine mercato coperto terralba

I MERCATI COPERTI NELLA FAMIGLIA AVAL

Scissione del Mercato Coperto di Terralba. Così come era successo a noi tre anni fa, anche gli operatori del mercato coperto di Terralba hanno preso una decisione storica: staccarsi dal cordone ombelicale delle Associazioni che storicamente li rappresentavano e confluire in AVAL, mantenendo la loro autonomia decisionale sulle problematiche che affliggono i mercati coperti presenti sul territorio del Comune di Genova.

E’ sotto gli occhi di tutti lo stato di incuria e di abbandono della maggior parte dei Mercati Comunali. La mancanza di manutenzione, ordinaria e straordinaria degli immobili che, è bene ricordarlo, sono proprietà del Comune di Genova, a cui spetta in primis, il dovere di mantenere queste strutture efficienti e nel rispetto delle più elementari norme igienico sanitarie previste dalle normative vigenti. Ora, per gli operatori si prospettano due soluzioni: 1) mettere mano al portafoglio e, provvedere a proprie spese alla ristrutturazione delle strutture, 2) chiusura perché la struttura non è a norma. Una prospettiva non rosea specie, in un momento di grave recessione economica e di conseguente contrazione dei consumi ma, comunque una struttura da tutelare in un quartiere, San Fruttuoso, che ha una popolazione di 37201 abitanti. Il timore degli operatori è quello di doversi accollare oneri finanziari particolarmente gravosi, visto che la struttura necessita di interventi strutturali importanti e costosi, con il conseguente accollo di mutui bancari per un numero consistente di anni. Si potrà obbiettare che una parte consistente potrà provenire dal Canone di Occupazione Suolo Pubblico che non verrà versato ma, resta comunque l’incognita del mutuo contratto con le banche e il costo della manutenzione ordinaria che spetterà a chi ???

Come facilmente intuibile la preoccupazione degli operatori è alta e le Associazioni che li rappresentano non sembra abbiano dato risposte convincenti per tranquillizzare la categoria. Per questi motivi il gruppo di scissionisti ha deciso di staccarsi dall’ombelico delle Associazioni tradizionali e confluire in AVAL, mantenendo comunque la propria autonomia decisionale. Il sig. Franco Poggi, decano della struttura sarà il coordinatore del gruppo e referente nei confronti di AVAL e delle istituzioni. Al gruppo di Terralba diamo il benvenuto nella famiglia AVAL !!!!!

Alcuni dati del mercato di Terralba:

  • Quartiere: San Fruttuoso
  • Circoscrizione: Municipio 3 Bassa Valbisagno
  • Cap: 16143
  • Abitanti: 37201

In piazza Terralba è presente una struttura che ospita il Mercato Comunale Coperto mentre bi-settimanalmente, il mercoledì e il sabato si tiene il mercato di merci varie.

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a cura della Redazione AVAL.
NATALE A FASANO
Genova 15/01/2010

AVA Fasano

 

COMUNICATO STAMPA

A. V. A.  -  FASANO

Resoconto sulla manifestazione “Ciak Natale si gira”


Natale a Fasano

Fasano.

L’A.V.A., Associazione Venditori Ambulanti di Fasano, alla fine di un percorso organizzativo durato quattro mesi, desidera fare un quadro della manifestazione “Ciak Natale si gira” svolta proprio a Fasano nei giorni 13, 20 e 27 Dicembre 2009.

Dal momento della nostra costituzione avvenuta sei mesi fa, gli obiettivi primari sono stati quelli del dialogo con le Istituzioni e la presentazione di progetti volti alla promozione della categoria che degnamente intendiamo rappresentare, gli operatori del commercio su aree pubbliche, altresì definiti “venditori ambulanti”; cosicché, il primo passo è stato quello di incontrarci con l’Assessore alle Attività Produttive in carica, ossia Bebé Anglani, il quale, correva il mese di Agosto, ci promise che di fronte a pianificazioni serie e costruttive era aperto a qualsiasi collaborazione.

Dopo esserci presentati come delegati dei nostri colleghi - eravamo appena otto iscritti - e aver presentato il nostro progetto del mercato natalizio in Corso Vittorio Emanuele e Piazza Ciaia, l’Assessore ci rimandò ad incontri bisettimanali nel quale lo avremmo dovuto aggiornare dei progressi del nostro piano programmatico, come puntualmente è stato fatto.

Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto un duro lavoro, certosino e maniacale in modo da non farci sfuggire nulla, così è nato tutto e lentamente la nostra idea ha iniziato a prendere corpo, convincendo i nostri colleghi della bontà del nostro progetto. Il subitaneo incremento dei tesseramenti è stato il migliore dei riscontri sull’efficacia e la validità dello stesso, al quale mancava solo il tassello finale per dirsi completo, ossia il coinvolgimento dell’intera comunità fasanese che abbiamo perseguito cercando la collaborazione di quante più realtà associative presenti sul territorio, e la cosa che più ci ha inorgoglito è stata l’adesione entusiastica e totale di quest’ultime. Mancava, a questo punto, solo mettere in pratica tutta la teoria che per quattro mesi ci ha visti impegnati forsennatamente nel cercare di dare al nostro paese, che tanto amiamo, quello che forse sarebbe stato ancora un mercato natalizio allo stato embrionale, ma la cui offerta avrebbe senz’altro giovato alla gente che ne avrebbe usufruito.


Natale a Fasano

Di primaria importanza è stato stabilire un dialogo con gli esercenti a posto fisso del Corso principale di Fasano, congiungere le idee e le energie di ambo le parti, eliminando quella freddezza che per troppi anni, per incomprensioni di varia natura, ha impedito una proficua collaborazione tra due entità con interessi oltretutto simili: ascoltati uno per uno i negozianti, trovato un punto d’unione tra le varie esigenze, abbiamo mescolato idee e progetti di tutti i soggetti coinvolti e, dopo vari incontri, grazie alla fattiva collaborazione dei negozianti stessi, siamo riusciti a concretizzare tutto quello per cui abbiamo lavorato; a loro quindi il più sentito plauso di ringraziamento. Venendo dunque al consuntivo finale dei tre mercatini natalizi, la nostra Associazione è pienamente soddisfatta del risultato raggiunto a livello di presenze, soprattutto nella prima domenica.

Particolarmente gratificante la riconoscenza dei cittadini e della nostra clientela che ci ha riconosciuto il merito di aver organizzato qualcosa di nuovo e mai visto prima in città. Ovviamente ci sono anche tante cose da migliorare, sulle quali concentreremo le nostre forze future e le nostre energie, al fine di limitare il più possibile il malcontento di chi, come noi, ha operato nel rispetto delle regole, seguendo il percorso delle norme di concessione dell’occupazione degli spazi.

Una piccola nota a margine, che è anche un appello futuro che ottimisticamente rivolgiamo a chi si occupa di creazione e commercio di articoli natalizi, riguarda l’integrazione con banchetti di prodotti tipici delle festività, che caratterizzerebbero il centro cittadino in maniera inconfondibile e definitiva.


Natale a Fasano

Ultimo ma non meno importante grazie per la collaborazione all’Amministrazione Comunale di Fasano nelle persone del Sindaco Lello Di Bari e dell’Assessore Bebé Anglani, sempre disponibile e partecipe ad ogni nostra iniziativa; l’Ufficio Attività Produttive nella persona del dott. Giuseppe Carparelli che ringraziamo per ogni ora dedicataci; il Comando della Polizia Municipale, il sig. Michelangelo Busco per i consigli e la consulenza, tutti gli Esercizi di Corso Vittorio Emanuele e dei Portici aderenti all’iniziativa, tutti gli sponsor che ci hanno supportato ed in particolar modo: Tarcisio Vinci della “Gabetti” Agenzia di Fasano, i “Supermercati Olive” di Girolamo Olive, “Block Shaft”, Barber’s Shop, “FerralG”, “Ferramati”, “Timo’s Park”, Ristorante Sala ricevimenti “Villa Imperiale”, “Grafiche Ventrella”, “Schena Editore”, Nello Rosato, Simone Schena, Antonio Meo, Michele Carparelli, Antonio Carparelli e Giusy Semeraro per la parte digitale, Chicco Saponaro, l’agenzia “SoftGame” di Michele Raimondi, “Vitti cafè”, Caseificio “Zaccaria”, Panifico “Furleo”,“Amici del Fasancult” nella persona del presidente Alfonso Spagnulo per l’organizzazione dei concreti musicali, “La Fontanella”, “Croce Rossa”, Cooperativa Sociale “Equo e Non Solo”, “Operazione Mato Grosso”, “Gruppo Scout”, Cooperativa sociale “Apollo” di Alberobello, “Dettagli d’Arte”, la parrocchia “S. Francesco d’Assisi”di Don Antonio Loliva per il presepe in Piazza Ciaia e la mostra di presepi in Corso Vittorio Emanuele, le redazioni giornalistiche di “Osservatorio”, “Graffio”, “Il Menante”, “Piazza Ciaia” e “Go Fasano” per l’attenzione prestata alle attività della nostra Associazione; i webmaster di www.italiaambulante.com e www.avalge.it per l’inserimento dell’evento nei mercati natalizi della nazione, tutti gli ambulanti del mercato natalizio che hanno aderito con entusiasmo all’arredo degli alberi natalizi in piazza Ciaia ed infine tutti i tesserati dell’A.V.A., Associazione Venditori Ambulanti: Alò Angela, Argento Francesco, Carparelli Davide, Carparelli Giovanni, Clemente Antonio, Celeste Grazia, Cofano Leonardo, De Blasio Antonio, Dormio Franco, Fanizza Franco, Fanizza Giovanni, Grottini Franca, Guarella Oronzo, Maglionico Alberto, Maglionico Angelo(1970), Maglionico Angelo(1981), Martellotta Stefano, Miocchi Luciano, Narducci Cosimo, Ostuni Vito, Potenza Francesco, Ritella Adriano, Ritella Giovanni, Rubino Felice, Rubino Francesco, Rubino Giambattista, Sabatelli Giuseppe, Saponaro Domenico, Vinci Aldo, Vitti Donato.

Senza il supporto, anche economico, di queste persone tutto ciò non sarebbe stato possibile. Grazie.

A.V.A. (Associazione Venditori Ambulanti)

Complimenti per il successo della vostra manifestazione:

quando si vuole, UNITI SI PUO'!

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a cura della Redazione AVAL.