In
solo un anno emezzo di vita, l'AVAL
ha cambiato il modo di fare mercato qui a Genova:
ora non c'è più il silenzio assordante degli ultimi anni da parte delle
Istituzioni, ma anche da parte nostra, che per troppo tempo abbiamo
concesso la nostra fiducia e le nostre speranze a chi di questi beni
preziosi ne ha fatto cattivo uso.
Ora c'è un
interlocutore, una figura reale che produce dei risultati evidenti, pur
non eclatanti perchè siamo solo all'inizio di una storia che può e deve
diventare importante, pur raggiunti con la difficoltà di dover comunque
mantenere vitale la propria attività lavorativa, perché ognuno di noi è
un'ambulante in attività, pur dovendo combattere con l'indifferenza e
la diffidenza che ancora sono stagnanti e presenti in alcuni di noi,
pur trovandosi di fronte ad ostacoli che sembrano molto più grandi di
quello che sono, perché poi, quando si è UNITI, diventa tutto
meno gravoso e più facilmente accessibile.
Genova
è una città
economicamente difficile (quanti di voi hanno notato che, ogni
volta che viene stilata la classifica delle città più care d'Italia,
proprio Genova risulta essere sempre
ai primi
posti in questo primato negativo, specie per quanto riguarda i beni di
prima necessità) e forse
anche un po' statica, a livello macro-imprenditoriale (sono lontani i
tempi in cui Porto, Ansaldo, Italsider ed Italcantieri trainavano
l'economia non solo locale, ma quella nazionale) con tutto ciò che ne
consegue per disponibilità di posti di lavoro e reddito medio delle
famiglie, ma nonostante tutto,
il "popolo delle partite
IVA" continua, pur fra mille difficoltà
economiche e burocratiche, a tenere duro ed a contribuire a muovere
merci, personale, denaro e lavoro indotto rimanendo realmente l'unica
realtà economica "vitale"
di questa città.
D'altra parte la
nostra categoria, come quella del commercio inteso in senso più
generale, sopravvive proprio grazie a quelle persone che, al di là del
banco, faticano ad arrivare alla fine della terza settimana del mese, e
questo malessere, nonostante tutto quello che di male viene detto di
noi, è innegabile ed assodato che viva di uno stretto rapporto di
interdipendenza con i risultati della nostra attività, con la
conseguenza che molti di noi si ritrovano schiacciati tra disponibilità
economica dei clienti da anni in costante diminuzione e studi di
settore sempre più alti. Proprio l'attività
mirata a difendere i diritti, il bilancio ed i risparmi di chi sta
reggendo parte di questa economia in sofferenza, ha permesso, nel 2007
e in questa prima metà del 2008, la crescita esponenziale della nostra
Associazione, ed i numeri raggiunti e le potenzialità dimostrate hanno
permesso la nascita di nuove e pesanti collaborazioni, specie in
previsione futura, tramite l'acquisizione di convenzioni e servizi
privilegiati per i nostri soci con società leader nella nostra città in
ambito assicurativo, contabile e legale, iniziando quella catena di
risparmio, tramite l'acquisto di questi servizi in modo
semi-consorziale,
che può portare a risultati evidenti e tangibili in breve tempo. E
siamo solo all'inizio...
Questo
è uno dei
tanti obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere fin dal momento
della nascita dell'AVAL.
Tutti noi sappiamo quanto
gravano i costi e gli oneri obbligatori sul bilancio di fine anno,
senza considerare il fatto che il lavoro nei mercati rionali, specie in
queste ultime due
stagioni, si è ridotto considerevolmente, ed uno dei pochi modi rimasti
per difenderci da questa emorragia finanziaria è quello di ridurre i
costi di gestione dell'attività.
Puntare su questo ci ha permesso di
raggiungere numeri che hanno dato un credito maggiore alla nostra voce,
passando da una
situazione di indifferenza delle Istituzioni, ad un rapporto
di attenzione collaborativa ricavato dalla credibilità delle nostre
richieste. Ma in questo senso c'é
ancora molta strada da fare.
Dobbiamo dire
comunque, senza nascondere un minimo di
orgoglio, che tutto quello che è stato fatto comincia a dare dei
risultati...