Storia dei mercati - 2 di 5
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Genova 09/11/2008
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foto antichi mercantiIl detto popolare assegna già la palma della più antica professione del mondo, ma la ragione suggerisce di pensare che invece sia il mercante, il commerciante, magari proprio ambulante, la prima vera professione del genere umano. Davvero professione perché i raccoglitori, e dopo i cacciatori e i coltivatori, esercitavano l’attività che li ha anche definiti per la sopravvivenza, invece il mercante, il commerciante utilizza per la prima volta la competenza, l’esperienza e l’attitudine per ricercare vantaggio economico e dunque è vera professione.

E scambiare merci e prodotti anche se con iniziali forme di baratto, significa moltiplicare le relazioni e i contatti, che è anche la più semplice e condivisa definizione di quella moderna disciplina che è la attività del marketing. E quindi si scambiano nei millenni merci e relazioni, e non ci si ferma a questo, ma i mercanti si avventurano sempre nello scambio di informazioni, di linguaggi, di innovazioni tecnologiche e di sapere. Anche il mondo antichissimo diventava più piccolo con i commercianti spesso itineranti e comunque mai fermi a guardare gli eventi e le grandi trasformazioni o i cambiamenti sociali, arrivando in qualche caso anche ad esserne non solo testimoni importanti ma protagonisti e promotori. Il commercio nelle antiche civiltà – le città dell’ossidiana, la più antica della civiltà (pietra scheggiata) si presenta qui come incontro tra le piste dei cacciatori e artigiani e i commercianti svolgono la loro attività in questo flusso.foto mercanti del medio evo

Nelle civiltà più consolidate la struttura delle città nasce sempre con al centro il tempio (la divinità), la basilica (l’istituzione civile), la piazza (la comunità) ed i negozi (lo scambio, i rapporti economici). Così si ripete anche la successiva struttura delle città romane – il Foro – una struttura che si diffonde in tutto l’Impero e quindi nel mondo ed è la base per qualsiasi altro modello di città.

Nella regione Emilia Romagna possiamo vedere innumerevoli esempi dei percorsi storici del commercio, a Bologna vediamo anche un primo esempio di antica specializzazione dei luoghi : Area di piazza Maggiore – alimentari Area di piazza VIII agosto – non alimentari I canali – via del sale – industria di trasformazione e lavorazione della seta con l’acqua come forza per i mulini da seta e commercializzazione nel portico del Pavaglione (pavajon in dialetto, dal francese papillon che collega alla farfalla del baco da seta) Legame tra luoghi e arti , mestieri, attività commerciali, sempre a Bologna … via degli orefici, Calzaiuoli, Pescheria, Marescalchi, Pignattari etc....

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