eliminazione dell'atto
notarile obbligatorio per l'affitto
di ramo d'azienda, nel caso l'attività si riferisca a banchi sul
mercato (in quasi tutta
l'Italia basta registrare una scrittura privata che costa molto meno e
permette quindi una maggiore dinamicità del mercato degli stessi
affitti);
passaggio della modalità di pagamento dell'imposta
sull'Occupazione Suolo nel Comune di Genova (COSAP)
da quadrimestrale a giornaliera, con
ticket acquistabile dai rivenditori di tabacchi o alle Poste, come
avviene in altre realtà più attente alle esigenze commerciali (vedi
Torino) che, oltre ad evitare al proprietario il pagamento del
posteggio anche quando non lo occupa (perchè da noi è così, dato che in
molti mercati non vengono marcate le assenze...) costringerebbe i
sorteggianti a confrontarsi ad armi pari con chi ha impegnato i propri
risparmi (magari accendendo un mutuo) nell'acquisto di una licenza,
perché adesso in quasi tutti mercati - per i motivi sopra citati - non
pagano niente, ed
avrebbe anche l'ulteriore effetto positivo di risollevare la qualità
media della
merce messa in vendita, cosa che ha causato lo spostamento del flusso
degli acquirenti verso i centri commerciali, che qui sono anche troppi
(vedi le COOP).
Una nota polemica: il Comune è a conoscenza del ticket da un
anno...;
diminuzione dell'Imposta sull'Occupazione Suolo (COSAP), visto che
è la più alta d'Italia;
costringere l'Amministrazione locale a risolvere il
problema dell'abusivismo imperante nei mercati genovesi, visti anche i
problemi di ordine pubblico sorti recentemente tra gli abusivi, da una
parte, ed operatori regolari e Guardia di Finanza dall'altra, in realtà
ancora valide come Piazza Palermo, tenendo conto del fatto che delle
piazze periferiche se ne parla poco o niente, ma lì il problema assume
dimensioni ancora maggiori.
combattere con il massimo impegno il Testo Unico sul Commercio della
Regione Liguria in materia di saldi, perchè è vergognoso
rendersi conto
che chi legifera su questioni riguardanti il commercio (ma in altri
campi avviene la stessa cosa) dimostri sempre più impunemente che il
commercio non lo conosce per niente: non vogliamo pensare che questa
rivoluzione, avvenuta con un'assordante appoggio mediatico di parte,
sia stata svolta unicamente e maliziosamente per favorire i grandi
centri commerciali (che in una città di 600.000 abitanti
sono ben 4,
ma
a pochi chilometri ce ne sono altri) a discapito delle piccole imprese
commerciali che rispettano, in proporzione al giro
d'affari, oneri
maggiori in quanto a costi, tempi di pagamento e contratti di lavoro
per il personale.
combattere
la tendenza, seguita dall'Amministrazione, di rendere sempre più
onerosa la frequentazione dei mercati rionali, costringendo i
nonresidenti a pagare quote elevate per il
parcheggiodelle
proprie auto,
senza dare alcuna possibilità - almeno ad alcuni di loro - di trovare
un posto gratuito, perché di questi non v'è più traccia (li hanno resi
tutti a pagamento!). Sembra sempre fatto per spingere il flusso dei
clienti
verso quei famosi centri commerciali di cui parlavo prima, che il
parcheggio gratuito te lo danno, eccome, tanto lo paghi in altri modi
(se
non te lo sei già pagato prima a causa dei finanziamenti regionali o
statali utilizzati per costruirlo, che comunque in parte siamo
noi a creare con i nostri versamenti).
C'è tanto da fare e non ci spaventano
le sfide che dovremo affrontare
da qui in avanti. Siamo abituati a vivere ed a soffrire in mezzo alla
strada, esposti ad ogni intemperia, quindi volontà e determinazione non
ci mancano di certo.
Con l'impegno e la
collaborazione possiamo fare cose altrimenti impensabili da soli.
Con l'unità della categoria,
perchè è necessario che la categoria dei Venditori Ambulanti
sia veramente e finalmente
unita, sarà possibile effettuare quella
svolta che lascerà sicuramente il segno in questa nostra difficile
realtà
quotidiana.